Insulti razzisti, maxi multa al Gubbio

Serie C, punito l’atteggiamento di alcuni sostenitori al termine del pareggio di Fano. La società: «Tifosi, evitate gesti del genere. Gravissimo danno d’immagine»

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Insulti razzisti e cori di scherno nei confronti di alcuni giocatori di colore della squadra avversaria, ovvero il Fano, affrontato sabato pomeriggio in terra marchigiana. Costa caro al Gubbio l’atteggimento di alcuni «sostenitori in campo» al termine del match pareggiato per 1-1 al ‘Mancini’: il giudice sportivo della Lega Pro, Pasquale Marino, ha deciso di sanzionare con una maxi multa – cifra elevata rispetto agli standard, d’altronde la motivazione è seria – da 5 mila euro la società rossoblù. Nella formazione di Epifani avevano iniziato dal primo minuto Ransford Selasi e Moussa Ndiaye, poi sostituiti nel corso della ripresa.

La nota del Gubbio: «Amarezza e rammarico»

Foto Alma Juventus Fano

A stretto giro arriva il comunicato della società rossoblù: «L’As Gubbio 1910 accoglie con profondo rammarico e amarezza la decisione assunta oggi dall’organo di giustizia sportiva di sanzionare la società rossoblù di una ammenda di 5000 euro per alcuni episodi di discriminazione razziale avvenuti al termine della gara Alma Juventus Fano-Gubbio di sabato. Tali episodi vanno a ledere l’immagine di una società che da sempre lotta a favore di un tifo sano e del fair play sportivo, capace di coinvolgere tifosi e famiglie, con l’assoluta certezza che il calcio debba offrire possibilità di conoscenza e socializzazione tra  culture diverse. La società nel ribadire con assoluta fermezza la condanna di ogni episodio di discriminazione razziale, invita i propri sostenitori a mantenere un comportamento volto esclusivamente al caloroso incitamento della squadra, evitando gesti che arrecano un gravissimo danno sia d’immagine, che economico ad una società intenta a garantire con enormi sacrifici il calcio professionistico nella nostra città. Occorre altresì ricordare che l’eventuale reiterazione di tali comportamenti porta a provvedimenti ancora più pesanti – chiude la nota – con conseguenze che andrebbero a danneggiare ulteriormente la società e la squadra».

 

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