Campagna nelle scuole contro lo spreco di cibo

Il cibo sprecato in Italia nel corso del 2017 vale oltre 15 miliardi di euro, pari allo 0,88% del Pil. La campagna condotta dalla diocesi di Perugia – Città della Pieve

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Tredici scuole primarie e secondarie di Perugia (2.600 alunni di 129 classi) partecipano alla campagna ‘Il cibo è un dono, non sprechiamolo’, progetto di contrasto allo spreco alimentare, promosso dalla Chiesa diocesana attraverso la fondazione di carità ‘San Lorenzo’, coordinato dal dipartimento di Ingegneria dell’Università. L’ obiettivo è la riduzione dello spreco alimentare sensibilizzando le nuove generazioni con il coinvolgimento delle famiglie. Avviato di recente, il progetto terminerà il 30 giugno 2021.

«Il cibo che si butta è rubato ai poveri»

Nei plessi scolastici – spiega la Caritas diocesana – sono stati posizionati i contenitori di raccolta cibo e distribuito materiale informativo. Il tutto fornito gratuitamente dal progetto. «Per noi, lo spreco alimentare – spiega il diacono Giancarlo Pecetti, presidente della fondazione – assume un carattere doppiamente rilevante perché, come ha detto papa Francesco all’inizio del suo pontificato, il cibo che si butta via è come se venisse rubato dalla mensa di chi è povero, di chi ha fame. Per far fronte a questo insopportabile paradosso la nostra Fondazione ha aderito a questo importante progetto, cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma comunitario Life, per la riduzione dello spreco alimentare e la ridistribuzione del cibo recuperato alle persone indigenti assistite attraverso gli empori della solidarietà. Nella nostra comunità diocesana, dal 2014, sono attivi quattro di questi Empori Caritas per offrire un aiuto dignitoso alla spesa alimentare a più di 1.200 famiglie in difficoltà».

Quanto cibo sprechiamo

Secondo i dati forniti dal Report, il cibo sprecato in Italia nel corso del 2017 vale oltre 15 miliardi di euro, pari allo 0,88% del Pil. Lo spreco maggiore si annida tra le mura domestiche con circa 700 grammi di cibo sprecati pro capite ogni settimana, per un valore di 196 euro all’anno a testa, quando solo nell’Unione Europea, sostiene la Fao, un quarto della popolazione (125milioni di persone) è a rischio povertà ed esclusione sociale, con un terzo del cibo prodotto (circa 1,3 miliardi di tonnellate, di cui l’’80% ancora consumabile) è perso o sprecato.

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