Ternana in Calabria, Lucarelli su di giri: «Non è la playstation»

Il tecnico nervoso nel pre Reggina a causa dei commenti post Brescia: «Sembra che non funzioni nulla, incazzato. Spero la squadra abbia la voglia di riscatto che ho io»

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La Ternana non perde fuori dalle mura amiche dal 27 febbraio scorso, quando fu il Catanzaro ad infiliggere la prima sconfitta stagionale alle Fere dei record. Di certo il gruppo rossoverde non ha intenzione di interrompere la striscia positiva a Reggio Calabria, teatro del debutto esterno in campionato: domenica sera al ‘Granillo’ Defendi e compagni andranno a caccia della riscossa dopo la negativa performance contro il Brescia. Se c’è qualcuno che ha volontà di voltare pagina c’è Cristiano Lucarelli, protagonista di una conferenza stampa quantomeno ‘nervosa’ – doveva terminare entro le 13, invece si è prolungata per altri dieci minuti – a causa dei commenti post ko al cospetto dei lombardi. Vedremo se l’incazzatura manifestata dal tecnico livornese avrà risvolti positivi anche sul terreno di gioco. Altrimenti diventa un problema: «Spero che la squadra abbia la voglia di riscatto che ho io per fare risultato a Reggio», il suo auspicio.

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Cristiano Lucarelli

Scuro in volto: «Non è la playstation»

Decisamente un Lucarelli poco sorridente sabato mattina. Il primo ko stagionale ha lasciato degli strascichi e il tecnico che, come di consueto, tende a non nascondere ciò che gli passa per la mente, lo sottolinea nel pre conferenza e poi ci torna durante la presentazione del match: «Ci sono cose che mi fanno arrabbiare. Voi pensate – la spiegazione sullo stato d’animo – che ciò che dica sulla forza avversaria e su di noi sia un copione: non è né la playstation né premier manager, ci vuole del tempo per far coesistere e trovare equilibri quando si cambia. Sono dispiaciuto perché lo scorso anno mi sono chiesto cosa sarebbe successo se avessimo perso quattro-cinque partite, ne è bastata una per leggere dei commenti che onestamente non mi sono piaciuti: non ho rabbia, sono incazzato nero. Ognuno reagisce a modo suo. Non dobbiamo aspettarci crediti da parte di nessuno per ciò che è stato. Il fantacalcio ha rovinato il pensiero di tanti, tutti pensano di poter fare l’allenatore». In sostanza nel mirino ci sono alcuni commenti legati al post Brescia sia dai media che social. «Sono poi io che devo occuparmi del gruppo» in riferimento alla gestione anche a livello mentale. Tutto ciò, in maggior misura, per via di ipotesi sullo schieramento tattico e su alcuni giocatori. Un po’ troppo eccessivo considerando che siamo a fine agosto ed è tutto nella norma. Atteggiamento simil Mourinho per ‘proteggere’ – da chi? – la squadra? Vedremo. «Tutto ciò ci dà una scossa generale. È bene subito capire l’aria che si respira», ha aggiunto.

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Lucarelli sul finire della scorsa stagione ha più volte espresso un pensiero quando gli veniva chiesto se la sua avventura a Terni sarebbe proseguita: «Devo valutare e capire se questa piazza è pronta a tornare al ‘pane e salame’ perché si potrebbero perdere tre-quattro partite di fila». A mesi di distanza una risposta c’è: «Domenica chi ha applaudito i ragazzi ha dimostrato di essere una persona competente dal punto di vista calcistico perché conosceva le tante insidie che c’erano contro il Brescia dopo la vittoria di Bologna. Siamo in una fase di ricostruzione della squadra con i dodici acquisti e c’è già chi dà giudizi universali. Qui nessuno gioca per grazie ricevuta. I presupposti sono sbagliati, sembra che non funzioni nulla: i miei giocatori non li butto nel cesso e chi è stato ‘contestato’ avrà una chance». Gioco delle parti, ma nemmeno troppo. Pettinari esterno offensivo? Non se ne parla per ora. Salim Diakite e Capanni ancora out, discorso differente per Martella: «Verifichiamo tra oggi e domani gli eventuali rischi, ha già patito i nostri metodi di lavoro questa settimana». Per lui maglia numero 87. Come detto Lucarelli non vuol sentir parlare di cambio modulo: «Avrei a disposizione dodici giocatori se lo faccio, non deve passare per l’anticamera del cervello. Ho otto esterni in rosa». Calcio d’inizio fissato per le 20.30.

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Alfredo Aglietti

Ostacolo terreno

Così come i rossoverdi, la Reggina deve fare i conti con un terreno di gioco tutt’altro che ottimale in questo periodo. Per il resto a livello tecnico la formazione di Alfredo Aglietti può contare su giocatori del calibro di Gălăbinov, Ménez, Laribi, Šitum, Bellomo, Cionek ed Hetemaj, senza considerare l’ex Montalto – in odore di cessione – e l’indisponibile Denis. In definitiva una squadra dal buon valore tecnico e fisico, oltre alla buona dose di esperienza in gruppo: «Parliamo di un team che ha fatto un girone di ritorno importante lo scorso anno. L’intelaiatura – le parole di Lucarelli – è quella dello scorso anno con un tecnico diverso, hanno giocatori importanti per la categoria con un gioco di squadra gradevole. Sarà difficile. Il campo di Reggio? Non ne ho parlato nemmeno per il nostro come avete visto. Perché una squadra forte deve trovare la soluzione. Ora la priorità è far star bene i calciatori». A dirigere la sfida sarà Antonio Di Martino della sezione di Teramo.

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