Terni, 17enne morsa da cane in centro: «Padrone fuggito, passanti indifferenti»

La ragazza racconta quanto accaduto mercoledì sera in via Cavour: «Stavo passeggiando con un’amica quando l’animale ci ha aggredite»

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Una vicenda che suscita ancora una volta riflessioni, questa volta su almeno due temi. Il primo, quello ‘classico’, relativo alla gestione ed al controllo di animali che – loro colpe non ne hanno, i padroni spesso sì – vengono ritenuti ‘pericolosi’. E talvolta a ragione. Il secondo è relativo semplicemente all’indifferenza, al disinteresse di chi vede una giovane in difficoltà, coinvolta in qualcosa di spiacevole e doloroso, e decide di voltarsi dall’altra parte. Per tacere, poi, di chi fugge. Accade a Terni, anzi è accaduto mercoledì scorso, intorno alle ore 22 nella centralissima via Cavour. A raccontare i fatti è l’involontaria protagonista, una 17enne ternana.

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L’aggressione

«Stavo facendo una passeggiata in centro con una mia amica – dice la giovane – quando abbiamo svoltato verso via XI Febbraio. Lì ci siamo trovate davanti due ragazzi con un cane, un rottweiler, al guinzaglio. Tutto normale, nessuno ha compiuto gesti strani né li conoscevo. Solo che il cane, chissà perché, ci si è avventato contro. Prima addosso alla mia amica, poi su di me, mordendomi ad una gamba. I due giovani lo hanno poi portato via a forza, evitando conseguenze ancora peggiori». Per la 17enne – l’amica, spavento a parte, sta bene – due ‘buchi’ su una coscia medicati al pronto soccorso e terapia antibiotica.

Cosa sarebbe normale accadesse. Cosa è invece accaduto

In una situazione del genere, se vogliamo dare un senso al concetto di ‘normalità’, il padrone dell’animale – che lo teneva ad un lungo guinzaglio, di quelli estendibili – si sarebbe dovuto fermare per sincerarsi delle condizioni delle ragazze e mettersi a disposizione. Qualcuno dei tanti passanti sarebbe dovuto intervenire anche per dare una mano, magari solo telefonando al 118 o alle forze dell’ordine, a chi era in difficoltà. Invece, nell’ordine: i due giovani con il cane sono scappati via e nessuno si è fermato. Ad eccezione di una signora che, residente in zona, ha portato con sé la ragazza ferita e sanguinante e l’ha medicata a casa, assistendola dopo quei bruttissimi momenti.

La riflessione

La giovane non ha inteso sin qui sporgere denuncia, «perché poi magari quel cane lo sopprimono ed io voglio bene a tutti gli animali». Invece un passo del genere – non la soppressione – potrebbe essere utile ad avviare un percorso rieducativo per il cane, come tanti altri di cui si prendono cura – senza toglierli ai padroni – i volontari di strutture specializzate. Staremo a vedere: «Sinceramente è stata più la paura che il dolore – dice la 17enne -. Ma più che altro il dispiacere di vedere persone che scappano dalle proprie responsabilità, altri che non si fermano. Insomma, avvilenti più del cane».

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