Terni, agente arrestato per estorsione: domiciliari confermati

Lo ha deciso il gip Chiara Mastracchio. Niente riesame da parte della difesa

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Conferma degli arresti domiciliari per T.C., il poliziotto 52enne di Terni arrestato nei giorni scorsi dai colleghi della squadra Mobile per estorsione a seguito dell’indagine coordinata dal pm Elena Neri. Lo ha deciso il gip Chiara Mastracchio, successivamente l’interrogatorio di garanzia – in cui l’agente si era avvalso della facoltà di non rispondere – e l’istanza avanzata dai suoi legali, gli avvocati Dino Parroni e Leonardo Proietti, per ottenere la sostituzione dei domiciliari con una misura meno afflittiva. Secondo gli inquirenti, in un arco temporale compreso fra il 2019 e il 2023, l’agente – in servizio nel parco auto della questura ma anche come centralinista in prefettura, anche se nell’ultimo anno è stato quasi sempre in malattia – avrebbe estorto circa 30 mila euro ad una 42enne di origini albanesi. Dapprima facendole credere di poter velocizzare pratiche burocratiche, come la concessione del permesso di soggiorno, grazie alle sue conoscenze, poi avanzando – anche con minacce – richieste di denaro ed altri ben e servizi in modo sempre più pressante. Facendole temere conseguenze pesanti, come l’arresto, nel caso in cui non avesse obbedito. Fatti attenzionati dapprima dai carabinieri e quindi dalla squadra Mobile di Terni, a seguito della denuncia sporta dalla 42enne, cameriera in diversi locali e ristoranti cittadini, oltre che titolare – in passato – di un’attività. Alla luce della decisione, gli avvocati Parroni e Proietti escludono di ricorrere al tribunale del Riesame per ottenere la revoca degli arresti domiciliari. Se ne riparlerà più avanti, probabilmente a seguito di ulteriori istanze allo stesso gip nel contesto di una indagine ancora aperta.


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