Terni, ambiente: «Indaghi la Procura»

Verdi Ambiente e Società, Italia Nostra, Wwf, Pro Natura e la Federazione provinciale dei Verdi hanno presentato un esposto-denuncia

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«Le associazioni Verdi Ambiente e Società, Italia Nostra, Wwf, Pro Natura e la Federazione provinciale dei Verdi hanno presentato nei giorni scorsi alla Procura della Repubblica un esposto-denuncia sulla grave situazione ambientale e sanitaria della Conca Ternana». L’annuncio è chiaro e la cosa, quindi, ‘prende un verso’: perché adesso deve per forza succedere qualcosa

L’inquinamento Nell’esposto, dicono gli ambientalisti, «viene approfondito il tema tristemente noto dell’inquinamento delle matrici ambientali di cui soffre il territorio e i suoi effetti sulla salute dei cittadini, colpiti da varie forme di patologie, comprovando l’istanza con studi scientifici nazionali ed internazionali e con relazioni della Commissione ambiente della Comunità europea. I principali punti trattati dall’atto riguardano le ammorbanti emissioni provenienti da industrie insalubri di prima classe presenti nel territorio ternano, con dati accertati scientificamente da Arpa e Ispra; l’emissione di polveri Pm10 e Pm2,5 che a Terni eccedono abbondantemente il limite annuo previsto dalla legge, oltretutto con una gravissima dispersione in atmosfera e suoli di metalli pesanti considerati altamente cancerogeni tra cui cromo e nichel, la cui concentrazione nella Conca risulta certificata, con veri e propri record a livello non solo nazionale, ma europeo».

La richiesta L’esposto, insistono, «segnala l’estrema pericolosità di detti inquinanti, aggravata dalla loro persistenza e dall’accumulo nell’organismo vivente; i conseguenti effetti degenerativi, a volte mortali, in adulti e minori; l’aumento dell’incidenza delle neoplasie, così come già attestata negli Studi Sentieri I e II sul Sin Terni-Papigno a opera dell’Istituto superiore di sanità; l’inquinamento delle acque e dei suoli adibiti a terreni agricoli a opera di differenti fattori contaminanti, nell’estrema lentezza operativa delle istituzioni locali. E’ pertanto giunto il momento che la magistratura accerti tutte le responsabilità, evitando doppi standard tra Terni e altre realtà da tempo sottoposte a doverose azioni inquirenti da parte delle autorità competenti».

 

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