di S.F.
La sentenza è del giudice del tribunale civile di Terni Alessandro Nastri e risale al 2 luglio scorso. Per il Comune non è una buona notizia: c’è la condanna al risarcimento per circa 30 mila euro a causa di un incidente verificatosi il 10 settembre 2018 in strada di Mazzamorello, tra la stazione ferroviaria di Cesi e il quartiere di Gabelletta. Accertata la responsabilità dell’amministrazione.
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Il fatto e le costole fratturate
La causa civile contro il Comune di Terni è nata dal sinistro che ha coinvolto un uomo alla guida del proprio scooter, un Suzuki Burgman. Motivo? Nell’incrociare un veicolo proveniente dal senso opposto, è caduto a terra per via di una profonda buca presente lungo la corsia di marcia mentre procedeva a velocità moderata. Non il massimo. In suo aiuto anche un video amatoriale girato da un testimone che si trovava nei paraggi. La conseguenza era stata il trasporto al pronto soccorso del ‘Santa Maria’, dopodiché l’esito degli accertamenti medici: frattura ‘chiusa’ di quattro costole. Quindi la richiesta di condanna per un totale di oltre 30 mila euro tra invalidità permanente, temporanea, spese mediche e danni al motociclo, più interessi e rivalutazione monetaria. Palazzo Spada si è attivato in giudizio con l’avvocato Paolo Gennari chiedendo il rigetto integrale.
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Le motivazioni del Comune e il no del tribunale
Per l’amministrazione c’era la non imputabilità per mancanza di prova di correlazione tra la presenza della buca ed il sinistro, la piena visibilità – l’incidente si era verificato alle ore 12 – e la conoscenza del tratto interessato da parte dell’uomo. Niente da fare: il tribunale di Terni ha accolto la richiesta del ricorrente attraverso l’articolo 2051 del Codice Civile per il danno cagionato da cosa in custodia. In questo caso la strada. Secondo il giudice Nastri non c’è la sussistenza di una condotta del centauro (over 60) contraria alle regole del Codice della Strada e la responsabilità del Comune non può essere esclusa per il mero fatto che l’uomo – assistito dall’avvocato Maurizio Grifoni – fosse residente in zona. Esborso a cinque zeri per il Comune. Salvo un possibile appello di fronte alla corte competente.