Terni, centrodestra contro il sindaco

Sit-in davanti a palazzo Spada per chiedere le dimissioni di Di Girolamo: «C’è un alternativa credibile alla ‘cupola’ di sinistra»

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terni-comune-manifestazione-forza-italia-fratelli-ditalia-lega-nord-7‘Di Girolamo a casa’. Uno striscione semplice, conciso e chiaro, l’emblema della manifestazione di sabato pomeriggio a Terni che ha visto coinvolte gran parte – non ha partecipato il M5S, ‘pizzicato’ in merito da FdI-An – delle opposizioni politiche della città per chiedere le dimissioni del sindaco. In circa 150 si sono riuniti in piazza Ridolfi per protestare a gran voce contro l’attuale amministrazione comunale. A promuovere il sit-in la Lega Nord, in condivisione con Forza Italia e FdI-An. E, per non farsi mancare nulla, erano presenti anche esponenti ‘monarchici’ di Italia Reale.

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Emanuele Fiorini

«La riscossa di Terni» Ad aprire gli interventi è stato il consigliere regionale della Lega Nord, Emanuele Fiorini, che ha ricordato i problemi legati alla disoccupazione giovanile, ai debiti contratti e a quelli fuori bilancio, alla gestione del verde, agli immigrati, all’inquinamento e alla raccolta differenziata. In definitiva Fiorini ha ricostruito tutte le vicissitudini che, secondo le forze d’opposizione, mostrano con evidenza la malagestione della città. Con un appello conclusivo: «Da qui, in questa giornata, parte la riscossa di Terni. Ma ho bisogno di tutti voi». Richiesta portante – e applausi dei presenti – del discorso le dimissioni del sindaco.

FORZA ITALIA, PARLA BRUSCHINI: «AMMINISTRAZIONE IRRESPONSABILE», VIDEO

forza-italia-manifestazioneLe bordate ‘azzurre’ Sabato mattina Forza Italia ha tenuto una conferenza stampa per chiedere a gran voce le dimissioni del sindaco di Terni: «Questa amministrazione – è stato detto – è totalmente irresponsabile. Un giudizio che unisce tutte le opposizioni e noi, come i 5 Stelle, pensiamo che la soluzione più logica sia un commissario che traghetti la città verso le elezioni». Sul deficit: «Fare debiti fuori bilancio è già di per sé grave. Se poi questi debiti vengono concepiti come una cosa normale, di prassi, ecco allora che la situazione diventa paradossale, folle». I rappresentanti di Forza Italia, presenti fra gli altri Raffaele Nevi, Stefano Fatale, Sergio Bruschini e Luca Proietti Scorsoni, hanno anche annunciato che invieranno le ‘carte’ relative alla vicenda Usi – fra cui il verbale dell’assemblea dello scorso 9 settembre – alla procura di Terni per accertare eventuali profili di responsabilità penale: «Sono stati contratti debiti negli anni, poi puntualmente disconosciuti di fronte alla città, alle sue imprese, all’Usi stessa, creando una situazione grave e pesante che merita di essere approfondita in sede giudiziaria».

FDI-AN, PARLA CECCONI: «‘CUPOLA’ DI SINISTRA VIA, C’E’ ALTERNATIVA CREDIBILE»

terni-comune-manifestazione-forza-italia-fratelli-ditalia-lega-nord-27Lo spirito Non più di 150 – la stima ufficiale arriva a 200 – persone alla manifestazione di sabato pomeriggio. Per Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale – a piazza Ridolfi, oltre al consigliere comunale di Terni Marco Cecconi, anche il portavoce regionale del partito Franco Zaffini, il membro dell’esecutivo nazionale Alfredo De Sio, il consigliere regionale Marco Squarta e il coordinatore di Perugia, Andrea Rossi – la questione rilevante era un’altra: «Questa manifestazione il centrodestra la sente nella sua totalità: da FdI-An alla Lega Nord, passando per Forza Italia e le forze civiche che sostennero Crescimbeni. C’è una traversalità completa di tutti coloro che sono alternativi al sistema di potere di sinistra della città: questo è lo spirito della manifestazione. E c’è coesione».

fratelli-ditalia-alleanza-nazionale-cecconi«C’è l’alternativa credibile» Cecconi aggiunge che «la piazza di questa manifestazione rappresenta il 40% delle regionali, è la piazza che è andata al secondo turno delle amministrative di Terni e che si finalmente si ritrova per dare un’alternativa credibile alla ‘cupola’ di sinistra: il centrodestra ha già governato, e bene, a Terni. Un consigliere comunale del nostro partito ha chiesto per primo il commissario prefettizio, per una ragione di buon senso: non possono essere gli stessi che hanno nascosto debiti di ogni genere e generato la voragine a gestire il post, ovvero coloro che saranno i garanti della gestione ‘commissariata’ del predissesto».

Punto di equilibrio «Queste manifestazioni vengono ‘incardinate’ da tutto il centrodestra. Noi rivendichiamo – prosegue Cecconi – solo la disponibilità e l’accordo con altre forze del centrodestra: Terni ha bisogno di tutte le liste civiche e delle forze che non si riconoscono in questa amministrazione. Serve questa unione e vogliamo fare questo, rappresentare un punto di equilibrio di una coalizione a destra». Nella prima fase del sit-in anche un sottofondo musicale dedicato al sindaco: «Oh Leopoldino, vattene via, oh bello ciao, bello ciao, bello ciao ciao ciao, oh Leopoldino vattene via, che Terni non ne può più». Una rivisitazione ‘ad personam’ di Bella Ciao per Di Girolamo, un altro modo per comunicargli la richiesta delle opposizioni.

protesta-manifestazione-palazzo-spada-terniL’attacco I rappresentanti ternani del M5S non hanno aderito all’iniziativa:«Un conto è progettare, essere forza di governo e avere conoscenze per farlo, poi c’è altro. Noi non – spiega Cecconi in merito – vogliamo escludere nessuno, tutt’altro, il problema è che abbiamo invitato tutti e qualcuno ha deciso di non venire. Nella giornata del 3 ottobre c’era l’intenzione di fare un atto di indirizzo condiviso con le forze di opposizione affinché Di Girolamo lasciasse per un commissario prefettizio. C’è chi si è tirato indietro». Su questo fronte interviene anche De Sio: «La volontà di cambiamento si fa con la classa dirigente e hanno sprecato la loro chance. I rappresentanti ternani sono isolazionisti e ‘aventiniani’».

Blindatura regionale In merito alla risposta attesa da parte di Di Girolamo, Cecconi conclude affermando che «la montagna di debiti è talmente alta, nonostante il tentativo di ‘blindatura’ della Regione che non vuol perdere anche Terni, che il sindaco capirà da solo. Certo è che il Pd è disposto a tutto pur di non ‘cedere’ la seconda città dell’Umbria».

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