Terni, farmacie ‘salve’ con voto bipartisan

Approvata la delibera che sospende la cessione delle quote della società: convergenza maggioranza e M5S in consiglio comunale

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Convergenza tra maggioranza e Movimento 5 Stelle, c’è lo stop alla vendita delle quote di FarmaciaTerni. Con 25 voti favorevole (Lega, Fi, FdI, Terni Civica e M5S) e 4 astenuti (Pd e Senso Civico) è stato approvata delibera di giunta che modifica la visione dell’amministrazione in merito all’azienda municipalizzata.

LO SCONTRO TRA SINDACATI SU FARMACIATERNI

La spiegazione e l’approvazione

Leonardo Latini

A cercare di far luce sulla questione è stato il sindaco Leonardo Latini che, in sostanza, ha spiegato che si tratta di una delibera «che fa chiarezza in merito alla situazione di FarmaciaTerni Srl, eliminando gli aspetti confliggenti della precedente delibera di consiglio comunale, adottata nel settembre del 2017. Un atto che recepisce gli indirizzi della nuova amministrazione comunale che, come enunciato nel Documento unico di programmazione, per la società FarmaciaTerni srl prevede l’obiettivo operativo di un miglioramento gestionale dell’azienda».

IL CAMBIO PASSO DELLA GIUNTA: LA DELIBERA CHE BLOCCA LA VENDITA

Le modifiche e l’esultanza M5S

Il gruppo M5S nella III° commissione consiliare di martedì. A sinistra Orsini (Pd)

Sospese dunque le procedure di vendita delle quote. «Si darà avvio – è stato sottolineato – a tutte quelle attività necessarie e indispensabili ad una riorganizzazione, ristrutturazione e gestione manageriale di FarmaciaTerni Srl, tale da renderla concorrenziale sul mercato nazionale». Entusiasta il gruppo consiliare del M5S: «Siamo orgogliosi del fatto che grazie alla nostra proposta di delibera si siano create le condizioni per favorire un dibattito utile a scongiurare la messa in liquidazione delle farmacie comunali. Un rischio concreto ed imminente a causa del termine perentorio previsto dalla legge Madia, che fissava il timer della messa in liquidazione per il prossimo 28 settembre. Un lavoro di sintesi in cui il M5S e la maggioranza nonostante il confronto schietto, senza sconti e a tratti accidentato hanno saputo mettere da parte i toni da politica politicante a vantaggio della collettività. Le farmacie comunali dopo gli errori del passato tornano ad essere considerate e trattate come un bene comune, un patrimonio che deve essere tutelato e valorizzato per diventare fonte di entrate da reinvestire in servizi per i nostri concittadini».

IL VIA LIBERA AL PAGAMENTO DEGLI AFFITTI

Il presidente di commissione

Leonardo Bordoni

Il consigliere della Lega, Leonardo Bordoni, presidente della terza commissione permanente, esprime «soddisfazione per il buon esito della delibera ‘salva farmacie’. Il lavoro svolto dalla Lega, in ‘punta di fioretto’ per coniugare posizioni distanti ed elaborare il testo di un emendamento che ha trovato l’accordo di quasi tutte le forze politiche, è stato premiato. Ringrazio i colleghi della maggioranza e quelli del M5s per aver accettato, senza chiedere di modificare il testo elaborato, un dialogo che ha portato a risolvere un’annosa vicenda che correva il rischio di risolversi in un notevole pregiudizio per i cittadini ternani. Per testimoniare lo spirito corale dell’emendamento – conclude Bordoni – ho richiesto ai membri della mia commissione di firmarlo come co-proponenti. Ringrazio i colleghi consiglieri per la sensibilità istituzionale dimostrata».

Lucia Dominici (Fi)

Lucia Dominici

La delibera è stata approvata con l’emendamento proposto dai consiglieri della III° commissione consiliare Lucia Dominici (FI), Leonardo Bordoni (Lega), Michele Rossi (TC), Luca Simonetti (M5S) e Maurizio Cecconelli (FdI): «Forza Italia – commenta la capogruppo in consiglio comunale di FI – ha sempre dimostrato compattezza ed idee chiare, sin dai lavori in terza commissione,  volendo salvare l’azienda farmaceutica da qualsiasi rischio rappresentato dalla riforma Madia. Il gruppo consiliare ha sempre considerato le farmacie comunali un patrimonio pubblico ed è opportuno perseguire tutte le strade possibili affinché siano rese efficienti e produttive, per valutare poi nell’interesse dell’ente, della società e della cittadinanza l’opportunità di cedere le quote sociali. Per questa ragione e proprio in quest’ottica, Forza Italia ha proposto e approvato l’emendamento oggi portato in consiglio comunale, affinché venga affidata alla massima assise cittadina ogni decisione sul futuro delle farmacie. Esprimiamo grande soddisfazione per l’approvazione ricevuta da parte del consiglio».

Alessandro Gentiletti (SC) e l’astensione

Alessandro Gentiletti

«Mi sono astenuto – il commento del consigliere – sulla delibera di giunta relativa alla vendita di FarmaciaTerni perché, sebbene ritengo che la delibera approvata sia sufficientemente chiara, dal punto di vista giuridico ritenevo e ritengo che fosse necessario l’annullamento della delibera del 28 settembre 2017 relativa alla ricognizione delle partecipate. A tal scopo ho presentato un emendamento che l’aula ha bocciato, visto anche il parere negativo degli uffici tecnici. Confido nella natura tecnica e non politica del predetto parere e mi auguro, al di là della mia posizione che ho difeso fino alla fine, che la delibera approvata grazie alla convergenza fra M5S e maggioranza sia sufficiente a salvaguardare le farmacie comunali almeno nel breve periodo».

Francesco Filipponi (Pd)

Francesco Filipponi

Voto di astensione anche per il capogruppo del Pd: «La delibera – ha specificato durante il consiglio – non garantisce il personale vista l’eccessività della spesa per i dipendenti. L’astensione è per coerenza sul percorso individuato nella precedente amministrazione che, per altro, il punto tre del dispositivo non preclude in un momento successivo».

 

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