Terni, illuminazione pubblica: spunta una possibile, 3° opzione. Tutto in stand-by

Lunedì mattina breve confronto in consiglio comunale su richiesta dell’opposizione. Si attende la proposta Asm

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di S.F.

Il canone complessivo per la convenzione Consip

L’illuminazione pubblica a Terni resta nelle mani di Asm oppure, come già discusso in giunta e commissione consiliare, si va verso l’affidamento fino al 2032 ad Engie? Tutto da decidere e in stand-by, con possibilità di una terza opzione. Il quadro aggiornato è emerso lunedì mattina in occasione del consiglio comunale straordinario richiesto e ottenuto dalle minoranze sul tema.

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La richiesta e la novità

Ad esporsi per l’opposizione è stato Marco Celestino Cecconi (FdI) che, in breve, ha ricordato i vari passaggi: «Abbiamo appreso in commissione della volontà di esternalizzare il servizio. Poi il 29 novembre c’è stato l’intervento del sindaco con necessità di approfondimento con le organizzazioni sindacali. Proponiamo dunque il rinvio in attesa della presentazione del progetto Asm». La risposta dell’esecutivo Bandecchi non è arrivata dall’assessore ai lavori pubblici Giovanni Maggi, bensì dal vicesindaco Riccardo Corridore: «È montata una proposta laddove era stata la precedente amministrazione a voler attribuire a Terni Reti il servizio. All’epoca tutti in silenzio, sindacati compresi. Ricordo che c’è una comunicazione agli atti di Tirinzi – il dg Asm, ndr – diceva che per Asm l’interesse era marginale. L’incidenza sul bilancio della società è dello 0,8%». Poi l’aggiornamento: «Nel frattempo – ha proseguito il 55enne – sono arrivate interlocuzioni con soggetti diversi dal soggetto attuatore Consip per possibili proposte migliorative nella gestione. Quindi la maggioranza accoglie la richiesta di Cecconi, approfondiremo quando avremo la proposta Asm e non solo: se quest’ultima ne fa una adeguata, è chiaro che è preferita in quanto nostra partecipata. Ma Asm dice che c’è un interesse marginale». Storia finita per oggi.

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