Terni: ultimo consiglio comunale tra vertenza Tct e ‘rinvio’ del disavanzo di bilancio

Venerdì il movimentato appuntamento per approvare il rendiconto di gestione 2022: ancora novità per la questione Fal

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di S.F.

C’era da mettere la parola fine al rendiconto di bilancio 2022 e ora i giochi sono chiusi. È andato in scena dalla tarda mattinata di venerdì l’ultimo, movimentato consiglio comunale dell’era Leonardo Latini a Terni, quantomeno – difficile non ipotizzare che ci sarà il ballottaggio – nel pre voto per il primo turno delle elezioni amministrative. Non poteva mancare un po’ di bagarre. La novità è il ‘rinvio’ del disavanzo tecnico e, dunque, niente -25 milioni registrati per il consuntivo. Il tutto dopo un confronto con le organizzazioni sindacali della vertenza Tct.

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Cosa è successo in sintesi

Passo indietro. In origine il conto del bilancio d’esercizio si era chiuso con un disavanzo tecnico di amministrazione da 25,7 milioni di euro a causa dell’articolo 16 del ‘Decreto Aiuti Bis’: riguardava l’istituzione di un fondo per gli enti in dissesto finanziario – un obbligo – che hanno eliminato il Fal, il Fondo di anticipazioni di liquidità. Il Comune lo ha contratto nel 2013. Un passaggio che vale 27,3 milioni di euro che, in sostanza, aveva ‘cancellato’ l’avanzo di 1 milione 531 euro. Con necessità di preparare un piano di recupero (erano coinvolte in tal senso anche le società partecipate, poi focus sui concorsi e l’evasione). Niente di tutto questo, per ora. Motivo? Il decreto legge 44 del 2023 che, di fatto, ha ‘rinviato’ la problematica in questione. Il risanamento sarebbe dovuto iniziare quest’anno con una quota da 1,7 milioni di euro ed invece ora è stato posticipato. Il rientro contabile scatterà dal 2024. Risultato? C’è l’avanzo di 1,5 milioni  che viene accantonato nel fondo rischi. A spiegarlo sono stati il sindaco Leonardo Latini e l’assessore al bilancio Orlando Masselli. A palazzo Spada per l’occasione la responsabile del procedimento Alessia Almadori e la dirigente alle attività finanziarie Grazia Marcucci.

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Pepe

Poco prima dello scioglimento del consiglio comunale c’è stata un po’ di inevitabile bagarre politica. Ad accendere la miccia Emanuele Fiorini che – non la prima volta – ha annunciato che invierà tutto alla Corte dei conti perché «c’è un buco di bilancio». Con ultimi attacchi di consiliatura per il presidente dell’assise Francesco Maria Ferranti. Un paio di sorrisi li hanno strappati. Attacchi anche da parte di Alessandro Gentiletti (Senso Civico, per lui è tempo di salutare) e Francesco Filipponi (Pd). Alle 13.55 la votazione, poi breve pausa prima del rush finale per la campagna elettorale. A proposito di elezioni: da segnalare un certo affanno nella ricerca di persone disposte a fungere da presidenti di seggio in occasione del voto di domenica e lunedì. Il rischio in caso di numerosi ‘buchi’? Precettare i dipendenti comunali.

La dirigente Marcucci con l’assessore Masselli

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