Terni, insulta vigilessa: la pena è ‘in natura’

L’imputato, un 52enne di origini romane, dovrà fare il giardiniere per diciotto mesi. Lo ha deciso il tribunale

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Diciotto mesi di lavori di giardinaggio – il massimo previsto – per aver insultato una vigilessa di Terni che lo aveva multato qualche tempo prima. Il giudice Federico Bona Galvagno ha deciso per la ‘messa alla prova’ nei confronti di un 52enne di origini romane, finito a giudizio per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale in seguito ad un episodio accaduto nell’ottobre del 2012. Il procedimento è stato sospeso dal tribunale e la verifica dell’effettivo svolgimento del lavoro, di pubblica utilità, è stato fissato per gennaio 2018.

La vicenda «Tu sei quella che m’ha fatto 115 euro sotto il Comune». Il 52enne – peraltro sbagliandosi – aveva riconosciuto in quella donna in divisa, colei che lo aveva multato qualche tempo prima. Probabilmente non aspettava altro che incontrarla di nuovo in giro per dirgliene quattro. Stando all’accusa, le frasi rivolte alla vigilessa in servizio non sarebbero state delle più eleganti: «Chi c. ti credi di essere con ‘sto rossetto che porti, si’ un’infame, stai sempre a rompe i c., c’hai pure studiato per indossà la divisa, tanto non finisce qua: te ritrovo, do’ vai?». E così via. L’uomo si sarebbe pure rifiutato di esibire i documenti, proseguendo nell’atteggiamento tutt’altro che amichevole.

I legali Nessun risarcimento è stato disposto verso l’agente, costituitasi parte civile attraverso l’avvocato Francesca Carcascio. L’uomo è invece difeso dall’avvocato Silvia Bartollini.

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