Terni, Italia e Francia: confronto istituzionale

Incontro in Provincia fra la delegazione del dipartimento francese della Yonne e le istituzioni: «Ribadita la stretta amicizia»

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«Italia e Francia hanno da sempre tanti punti in comune, tra questi quello di aver contribuito in maniera determinante alla fondazione dell’Unione europea». Così il presidente della Provincia di Terni, Giampiero Lattanzi, che lunedì mattina ha ricevuto una folta rappresentanza del dipartimento francese della Yonne in visita in Italia fino a mercoledì per conoscere il funzionamento delle province italiane e della pubblica amministrazione.

Il ‘problema italiano’ «Le Province – ha detto Lattanzi – vivono oggi un periodo di difficoltà per i problemi finanziari dovuti ai tagli e per la situazione di confusione dopo l’esito del referendum costituzionale del dicembre scorso. Qualche spiraglio si comincia ad intravedere per cercare di sanare una situazione che vede le province ancora soggetti costituzionali ma regolati da leggi che avrebbero dovuto traghettare la loro trasformazione in enti di area vasta di secondo livello, cosa che non è mai avvenuta. In queste condizioni i nostri enti devono continuare a gestire settori fondamentali come strade, scuole, attività venatoria, ambiente, trasporti e vigilanza costruzioni senza le necessarie risorse e con scarso personale».

Il prefetto A ricevere gli ospiti francesi c’erano anche il prefetto di Terni, Paolo de Biagi, e il sindaco Leopoldo Di Girolamo. «È con grande piacere che ospitiamo i nostri colleghi francesi – è stato il saluto del prefetto – per una visita che rappresenta molto per il territorio e per il paese. Le prefetture sia in Italia che in Francia continuano a rivestire un ruolo importante negli assetti istituzionali e nel raccordo sia con la comunità locale che con i centri governativi e amministrativi nazionali».

Il sindaco «Italia e Francia rappresentano un pilastro – ha detto il sindaco Di Girolamo – per la crescita culturale e della democrazia in Europa. Il nostro territorio ben conosce le realtà del vostro paese, basti pensare che Terni è da molti anni gemellata con una città della cinta urbana parigina (Saint Ouen, ndR). La nostra città fu bombardata dagli alleati che per eliminare le produzioni belliche distrussero circa l’80% della città. Anche per questo Terni e il suo territorio hanno una forte vocazione alla pace e alla solidarietà che cerchiamo di costruire insieme ad altre realtà del mondo».

Le risorse Sia Lattanzi che Di Girolamo hanno poi fatto riferimento alla Cascata delle Marmore ricordando come un’opera dell’uomo abbia prodotto un simbolo di crescita, di sviluppo e di turismo e bellezza. Un saluto è stato porto anche da Jaques Gilet, sindaco del comune di Champignelles, a nome dell’intera delegazione e che ha sottolineato i rapporti secolari tra Francia e Italia e la volontà di approfondire reciprocamente il funzionamento dei dipartimenti francesi e delle province italiane. Agli interventi ha fatto seguito un seminario tecnico sul funzionamento delle istituzioni provinciali, sulla gestione dei fondi europei e sui temi legati a sviluppo turistico e culturale.

Il calendario Nel pomeriggio la delegazione è attesa a Narni per una visita, insieme al sindaco e presidente Anci Umbria, Francesco de Rebotti,  palazzo Eroli e palazzo dei Priori. Martedì il programma prevede invece il ricevimento nella sede della Regione con successivo spostamento ad Assisi e mercoledì gli ultimi appuntamenti a Roma, prima all’ambasciata di Francia e poi in Vaticano.

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