Terni, ex Prampolini: Ente Cantamaggio in campo per l’utilizzo

Giovedì mattina si è parlato del tema al question time. Pasculli in pressing per il degrado, Masselli: «Auspico che si possa chiudere»

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di S.F.

Svolta per l’ex Prampolini? Meglio andarci cauti considerando i vari annunci – tra vecchia e nuova amministrazione, il problema è rimasto – degli ultimi anni. Fatto sta che si registra una novità ed ad annunciarla è stato l’assessore al patrimonio Orlando Masselli: c’è di mezzo l’Ente Cantamaggio. In ogni caso si dovrà passare da una procedura ad evidenza pubblica.

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Massimo degrado

Se ne è parlato durante il question time di giovedì mattina con l’interrogazione esposta dal capogruppo M5S, Federico Pasculli: «Nulla è cambiato, discarica a cielo aperto e degrado». Le immagini recenti sono più che eloquenti in tal senso. Niente area universitaria né tantomeno zona sportiva, ora c’è un’altra strada da perseguire: «Doveva – l’aggiornamento di Masselli, più volte tirato in ballo nelle ultime settimane come possibile successo di Leonardo Latini –  essere destinata al campus unversitario con scambi di protocollo dal 2007 al 2017 tra Regione e Comune. Poi la rinuncia di UniPg e la deliberazione del consiglio comunale nel 2017 per l’alienazione con auspicio di ennesima zona commerciale. Nel 2021 è stata espunta dal piano delle alienazioni per il ritorno a carattere sportivo/sociale. Ultimamente – ha proseguito – l’area è stata oggetto di una bonifica da parte dell’ufficio manutenzioni con sfalcio delle erbe e taglio vegetazione». Il degrado e l’abbandono dei rifiuti resta.

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La novità

Si arriva al dunque: «Siamo in contatto con Asm perché l’operazione è stata di iniziativa dell’amministrazione. Fatta anche per renderci conto se la sede può essere utilizzata dalle associazioni. Ci sono state interlocuzioni informali con l’Ente Cantamaggio – ha sottolineato Masselli – perché vorrebbero farne la sede associativa per la costruzione dei carri utili alla sfilata storica. Auspichiamo che si possa chiudere con loro: provvederebbero al ripristino della struttura. E dal punto di vista sociale può essere un luogo di ritrovo». Serve un iter specifico: «Il regolamento non ci consente di poter attuare una modalità ‘agile’ e dunque ci sarà una procedura per l’assegnazione. Confido nel consenso di tutti». Soddisfatto Pasculli nel replicare: «C’è intenzione di recuperarla, ok, seppur non per lo sport». Vedremo se andrà a buon fine.

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