Terni, Liceo Metelli: «Quante bugie»

Gli studentri costretti al trasferimento, dopo la lunga occupazione, tornano a far sentire la propria voce

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«Il 6 febbraio – ricordano gli studenti – si svolgerà l’Open Day, un evento fondamentale per promuovere le iscrizioni verso il nostro istituto. Un avvenimento così importante meriterebbe la giusta attenzione organizzativa come avvenuto negli anni passati, ma a causa del trasferimento in pieno anno scolastico a cui siamo stati costretti, non potremo svolgere tale giornata all’interno della storica sede di piazza Briccialdi; privando così i partecipanti della possibilità di conoscere da vicino i nostri lavori e i laboratori di legno e metallo, che rappresentano una forte attrattiva per gli studenti più piccoli».

La nuova sede

La nuova sede

I dubbi Pare non ci sia, accusano i ragazzi del Metelli, «un reale interesse a salvaguardare questi due corsi così importanti, forse perché troppo costosi da traslocare e quindi considerati ingombranti, da chi vorrebbe il Metelli svuotato della sua funzione scolastica, per preservarne la struttura a tutt’altri fini. I nostri dubbi sul destino del Metelli aumentano, costatando che dopo quasi un mese dal nostro trasferimento preso la sede di via Benedetto Croce, degli impegni presi dal presidente della Provincia Di Girolamo non se ne vede neanche l’ombra e ad oggi degli interventi previsti per la messa a norma antincendio, nessuno è stato attuato».

 

Terni Liceo Metelli2I disagi Oltre al danno, la beffa «di ritrovarci in un edificio malsano, con aule ricoperte da pozze di acqua che si trasformano in veri e propri laghi con l’aumentare della pioggia, in particolare nel laboratorio di ‘Arti figurative’, dove la muffa mal celata ricresce infestando l’aria. Ciò si aggiunge al quotidiano disagio dovuto agli spostamenti dal Geometri al Metelli, dove al tempo necessario per il tragitto si sommano continui imprevisti che causano ritardi anche di trenta minuti; la navetta inoltre, conclude la sua corsa davanti agli uffici comunali, costringendo ad ulteriori difficoltà gli alunni con disabilità».

La vecchia sede

La vecchia sede

L’attacco Secondo gli studenti, poi, «è sorprendente come in mezzo a tutti questi problemi la preside cerhi di addossare la responsabilità di quello che era lo stato dei sotterranei del Metelli alla nostra occupazione. Le foto (che pubblichiamo; ndr), che apparse sui media il 19 dicembre, due giorni dopo l’inizio dell’occupazione, dimostrano come la condizione deprecabile dei sotterranei fosse presente non solo da prima, ma fin dall’inizio dell’anno scolastico; solo il 2 gennaio si è provveduto con urgenza all’avvio dei lavori di sgombero. Oltretutto in quei due giorni, è stato garantito lo svolgimento delle lezioni e il libero ingresso, come per tutta l’occupazione, del corpo docente e del responsabile scolastico che sostituiva la preside, assente per tutt’altri impegni».

Terni Liceo Metelli4I colpevoli I veri colpevoli di questa vicenda, concludono gli studenti, «vanno ricercati tra chi mira ad un altro uso per il Metelli e in coloro che  hanno mancato la presentazione di un progetto di adeguamento alla normativa anti incendio, che avrebbe dato diritto ad una proroga, come per tutte le altre scuole di Terni. Aspettando la convocazione del tavolo tecnico prevista per il 10 febbraio, denunciamo la triste realtà di tale inadempienze e ci appelliamo ad una più attenta verifica da parte delle istituzioni sullo stato di attuazione degli interventi previsti, di cui ad oggi non si è avuto alcun riscontro e che ricordiamo sono stati garantiti dinanzi alla figura tutelare del prefetto».

Di Girolamo Pronta la replica di Leopoldo Di Girolamo: «La Provincia – dice – ha mantenuto gli impegni presi, ha messo a disposizione le strutture dell’ex Geometri di viale Trieste in tempi rapidi, come aveva promesso, ed ha avviato i lavori di sua competenza al Metelli. I problemi di piccole infiltrazioni d’acqua in un laboratorio – dice il presidente – sono stati prontamente affrontati ed oggi termineranno le ultime verifiche. Entro la prossima settimana saranno pronti tutti i laboratori. Per quanto riguarda il liceo artistico Metelli, la situazione è già stata ampiamente spiegata ed è relativa a questioni legate alla sicurezza. L’amministrazione provinciale, con fondi propri, ha già avviato i lavori per l’adeguamento degli impianti elettrici».

Il Prc La notizia che «a pochi giorni da tavolo tecnico che verrà convocato in prefettura, nessuno degli interventi previsti per l’adeguamento dell’Istituto Metelli alla normativa antincendio sia stato attuato – interviene Rifondazione comunista – ci riempie di sconcerto e indignazione. Delle promesse fatte dal Presidente della Provincia Di Girolamo dinanzi alla massima autorità del Prefetto durante il tavolo tecnico del 9 Gennaio,non c’è ancora alcun riscontro. Il disagio a cui sono costretti gli studenti per i giornalieri spostamenti tramite navetta verso l’Istituto Metelli, dove sono rimasti i laboratori di legno e metalli, si somma alle precarie condizioni dell’attuale sede del liceo Artistico. La prospettiva del futuro riutilizzo del Metelli è stata ottenuta solo grazie all’azione degli studenti, che ha reso chiare le responsabilità e denunciato una situazione scandalosa,che più di qualcuno voleva sottacere».

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