Per la maggior parte – andando in qualche caso addirittura oltre quanto richiesto – hanno già sanato le proprie posizioni (i pochi rimasti lo starebbero facendo in queste ore), mettendosi così ‘in regola’ rispetto ai profili di incompatibilità sollevati. Si tratta dei consiglieri e degli assessori del Comune di Terni ‘morosi’. Sarebbero in tutto dodici con una massa debitoria complessiva di 21.638,13 mila euro per ciò che attiene i nove membri dell’assemblea finiti nell’istruttoria del segretario generale Aronica e di circa 8 mila euro per i due componenti della giunta-Latini interessati. Nella stessa istruttoria, relativa alla presunta incompatibilità, c’era finito anche un altro assessore non interessato da questioni debitorie ma che, al pari degli altri, ha risolto la propria posizione. Per ciascuno di loro, sulla base delle dichiarazioni sottoscritte all’atto dell’accettazione dell’incarico, non si possono escludere a priori determinazioni dell’autorità giudiziaria a seguito dell’esposto presentato dal consigliere Valdimiro Orsini (Pd).
La conferenza dei capigruppo Intanto il presidente del consiglio comunale Francesco Maria Ferranti ha convocato per mercoledì alle ore 12 la conferenza dei capigruppo. All’ordine del giorno l’elezione dei presidenti e dei vice presidenti delle quattro commissioni consiliari (le tre permanenti più controllo e garanzia), la programmazione delle prossime sedute dell’assemblea – si tenterà di serrare i tempi, anche in via straordinaria, per rispettare quanto imposto dal regolamento – oltre a ‘varie ed eventuali’. «Vogliamo rispettare il termine ordinatorio e non perentorio sancito dal regolamento – afferma Ferranti – ma soprattutto renderci operativi il prima possibile, nell’interesse della città». L’ipotesi è che il consiglio comunale possa essere convocato per venerdì. Si prevedono comunque schermaglie.
