Terni, nuova ‘spaccata’ contro locale in centro

Secondo colpo in nemmeno due mesi al ‘Mishima’ di via del Tribunale. La titolare: «Delusa e arrabbiata, ma andremo avanti lo stesso. Spero che si capisca che non siamo noi quelli pericolosi, ma i ladri»

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Sono entrati, di nuovo, a nemmeno due mesi dal primo colpo, spaccando le porte e portando via quello che sono riusciti ad arraffare.

Il furto I ladri hanno colpito, come l’altra volta, nella notte tra sabato e domenica, forzando e danneggiando le porte di ingresso, per poi fare razzia – sul posto sono intervenuti anche gli agenti della polizia scientifica – lasciando numero impronte e tracce del loro passaggio: oltre ai contanti del ‘fondo cassa’ i malviventi si sarebbero portati via anche parecchie bottiglie di vini e liquori.

La rabbia La titolare del ‘Mishima’ – questo il nome del locale preso nuovamente di mira – non nasconde la sua rabbia e la sua delusione: «Purtroppo so già – dice – che non ci saranno grandi proteste per un episodio che mette in grave difficoltà chi, come me, ha scelto di fare un lavoro spesso contestato e criticato (si riferisce ovviamente alle recenti polemiche scaturite dall’ennesima presa di posizione contro i locali del centro e alla replica di alcuni gestorindr), ma spero almeno che questo episodio riporti l’attenzione sul vero problema, che è la sicurezza di tutti noi in quanto cittadini, a prescindere dall’attività che svolgiamo».

Una luce accesa Perché, ricorda, «un locale aperto è una luce accesa in un quartiere e quella luce rappresenta un elemento di sicurezza in più. Tanto è vero che, dopo l’orario di chiusura, sono entrati in azione i ladri ed hanno preso di mira proprio il mio locale per il quale, furto o no, danni o no, paura o no, devo continuare a pagare un mutuo consistente. Ma ho fatto una scelta di vita e non farò certo un peso indietro. Il Mishima vivrà».

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