Tempo di conteggi e aggiornamenti per i cittadini di Terni. Lunedì è scattato il censimento permanente della popolazione e delle abitazioni: coinvolti circa 15 mila ternani che, tra ottobre e dicembre, dovranno ‘censirsi’ come prevede la legge. C’è un nuovo approccio.
Il metodo
Lunedì mattina a palazzo Spada è stata l’assessore ai servizi demografici e statistici del Comune, Sonia Bertocco, a spiegare la procedura: «Si tratta di un cambio di metodo e di approccio al censimento con rilevazioni a cadenza annuale e non decennale come in passato. È l’inizio di un percorso più innovativo e automatizzato per conoscere in dettaglio la popolazione e il territorio. Quanto più le informazioni rilasciate saranno affidabili, tanto più avremo le basi per progettare la Terni dei prossimi anni». La prima fase coinvolge 30 rilevatori, identificabili con un cartellino di riconoscimento: muniti di tablet, andranno prima a cercare i 450 indirizzi che compongono il campione e poi, nelle settimane seguenti, provvederanno a censire (sarà informatizzato, niente modelli cartacei) edifici, abitazioni e famiglie.
L’obbligo e la collaborazione
Le famiglie – sottolinea il Comune – «saranno tenute, per obbligo di legge, a rispondere ai quesiti del questionario. Al primo passaggio i rilevatori affiggeranno delle locandine all’interno dei vari palazzi interessati dal censimento o lasceranno nelle casette postali le buste con il logo dell’Istat contenenti l’informativa. In una seconda fase sempre tra ottobre e dicembre, circa 3 famiglie famiglie ternane estratte dall’anagrafe comunale, riceveranno una lettera direttamente dall’Istat nella quale sarà chiesto loro di collaborare riempendo un questionario registrandosi autonomamente sul sito Istat, appositamente predisposto a livello nazionale, o attendendo di essere contattati da uno dei rilevatori comunali per effettuare l’intervista direttamente presso la loro abitazione, telefonicamente o negli uffici del comune».
Il cambiamento
L’ufficio statistica comunale mette in evidenza invece che «le nuove modalità di svolgimento dei censimenti permetteranno non solo la crescita della quantità e qualità dell’offerta informativa, ma anche di ridurre di oltre il 50% i costi complessivi rispetto ad una rilevazione a tappeto che dovrebbe coinvolgere tutta la popolazione. Nei prossimi giorni partirà una campagna di comunicazione e informazione a livello nazionale predisposta dall’Istat per promuovere il censimento».