Terni, Santa Filomena: il terreno da 52.410 mq resta abbandonato

Senza esito positivo la procedura avviata dal Comune: in ballo c’era la concessione per 18 anni a titolo oneroso

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di S.F.

Un prezzo annuo di 5.241 euro per un terreno da 52.410 metri quadrati tutto da sistemare, ripulire e bonificare. Costi alti solo per interventi propedeutici, figurarsi per il resto ed ecco che il tentativo del Comune di Terni di darlo in concessione per diciotto anni cade nel vuoto: l’area in strada Santa Filomena a pochi passa dalla diga di Recentino e confinante con il terreno dell’Associazione sportiva dilettantistica ‘I moschettieri del Nera’ – tiro a volo – resterà in abbandono senza chance di sviluppo. L’asta è andata deserta.

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L’area da oltre 5 ettari in S.S. Filomena

Troppi problemi

In un primo momento sembrava ci potesse essere almeno un interessamento a prendere in concessione l’area destinata a verde pubblico – con impiego a fini sportivi – in parchi territoriali. Le condizioni del bando tuttavia hanno cambiato le carte in tavola, anche a causa dell’inserimento del terreno nel piano regionale per la bonifica delle aree inquinate in quanto a «forte presunzione di contaminazione». Molti gli obblighi a carico dell’eventuale concessionario: seguire a proprie spese l’iter di bonifica, richiedere – sempre con soldi propri – il rilascio delle autorizzazioni per lo svolgimento delle attività, sgravare di ogni responsabilità il Comune dall’uso dei beni e corrispondere imposte e tasse per l’immobile. In passato nell’area esisteva una pista per le moto.

INTANTO SI LAVORA SUL ‘RILEVATO’ NELLA ZONA CONFINANTE

I vincoli

Altra storia è legata ai vincoli. Non sono pochi e chiaramente non aiutano: si parte da quello ambientale, poi inedificabilità assoluta relativa ai corsi d’acqua, vulnerabilità elevata e rischio idraulico. Anni fa in quest’area fu realizzata una pista da motocross, peccato che non fu dato il via libera dai vigili del fuoco. «Non vi sono ammesse tutte quelle attività, anche ricreative, che comportino interventi che ne alterino l’assetto morfologico-naturalistico. La previsione a parco territoriale  attrezzato si attua per intervento preventivo esclusivamente a mezzo di piani attuativi di iniziativa pubblica e privata: in attesa dell’approvazione dei piani attuativi sono consentiti, previo parere della giunta comunale, quegli interventi che non compromettano l’ambiente naturale, non contrastino con la destinazione di parco e siano necessari alla conduzione delle attività agricole, vivaistiche e ricreative esistenti». Difficile che possa cambiare qualcosa a stretto giro. Il terreno è destinato a rimanere – di fatto – in stato di abbandono.

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