«Terni sofferente, la fontana è la prova»

Marco Grilli (FI): «Riusciremo mai a vederla terminata? Quando finiscono i lavori? Cosa aspettano? »

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Marco Grillidi Marco Grilli
Responsabile Cultura Coordinamento Comunale FI Terni

Ormai sarà a tutti chiaro che Terni è una città sofferente sotto ogni punto di vista: quei pochi, timidi segnali di ripresa non riescono ad incoraggiarci perché si dimostrano, purtroppo, sempre un inutile spreco di denaro.

Questo è proprio il caso che sta interessando la nostra fontana di Piazza Tacito: il restauro fu deciso ed approvato nel lontano 2013 dopo che il tentativo (lodevole) di trasformare il pennone in un gigantesco albero natalizio di luci causò il parziale distacco dello stesso, che fu quindi abbattuto perché pericoloso in quanto non più stabile.

Da allora, appunto, si decise di restaurare l’intera fontana a partire dalle parti idrauliche sino a quelle artistiche: fu anche lo slogan dell’allora Sindaco uscente che promise di ridonare a Terni il suo amato simbolo, noto a molti anche al di fuori della città.

Il Sindaco venne rieletto ma della fontana non seppe più cosa dire: dopo numerose bagarre con la Fondazione Carit e la Soprintendenza su cosa farne dei mosaici del Cagli, finalmente circa un mese fa si è deciso di provvedere ad effettuare la prova del distacco, per capire se sia possibile o meno recuperarne l’operato.

Ma ad oggi eccola ancora lì, ferita ma splendente che attende mestamente il suo forse funesto destino.

Nulla è stato ancora fatto ma si iniziano a vedere i primi cambiamenti: le parti già restaurate e ripristinate incominciano a mostrare i primi segni della nuova incuria; il corpo centrale, noto come castello, non risulta più così bianco in quanto la prima ruggine sembra fare già timidamente il suo ingresso sulle scene della ribalta e le erbacce stanno riconquistando il centro del mosaico stesso.

E intanto la popolazione continua a domandarsi la stessa identica cosa da tre anni a questa parte: riusciremo mai a vederla terminata? Quando finiscono i lavori? Cosa aspettano?

Purtroppo questo è solo uno degli annosi problemi che affliggono Terni: piazza San Francesco non è ancora terminata (dove è l’arredamento di pregio promesso?), il cantiere di Corso del Popolo è fermo da tempo, il verde pubblico è completamente trascurato, le fontane di largo Ottaviani sono attive ad intermittenza (per non parlare delle lunghe vasche spesso in secca, sporche e maleodoranti), il parco di Cardeto è ancora chiuso, il teatro Verdi giace immobile senza futuro prossimo: certo qualcosa è stato fatto ma forse prima di procedere all’impianto di nuovi cantieri non converrebbe portare a termine quelli già in essere?

 

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