Terni, veglia di Pasqua: «Viviamo da risorti»

Si è celebrata in cattedrale preceduta dalla benedizione del fuoco. Monsignor Piemontese: «Dobbiamo seminare la vita»

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Veglia Pasquale cattedrale Terni, vescovo Piemontese - 27 marzo 2016 (4)«Viviamo da risorti, cercando e seminando i semi non della morte ma della vita: comunione, benevolenza, carità, speranza, ottimismo, comprensione, concordia, perdono, pazienza, pietà, pace». Così il vescovo Giuseppe Piemontese nella celebrazione della veglia pasquale, con la suggestiva liturgia della benedizione del fuoco e l’accensione del cero pasquale, ornato dalle monache di clausura e portato in processione lungo la navata centrale della cattedrale di Terni. E’ poi seguita la liturgia della parola con le letture dell’Antico Testamento e liturgia battesimale con la benedizione dell’acqua del fonte battesimale, l’aspersione dell’assemblea e il battesimo del piccolo Valerio, entrato a far parte della comunità cristiana.

Veglia Pasquale cattedrale Terni, vescovo Piemontese - 27 marzo 2016 (2)I tema della Risurrezione «Il tema della risurrezione del Signore – ha detto il vescovo – è il tema centrale della vita cristiana. Senza la risurrezione del Signore non c’è vita cristiana, non ci sono le ragioni della vita. E’ un momento carico di emozione quello che viviamo, punto più alto della nostra vita cristiana e ecclesiale in comunione con tutta la chiesa, con papa Francesco, i vescovi, presbiteri diaconi, il popolo di Dio. Radunati nel cuore della notte per rivivere e incontrare il Signore risorto».

Veglia Pasquale cattedrale Terni, vescovo Piemontese - 27 marzo 2016 (1)«Seminare vita» «Questa notte riviviamo quell’evento alla luce della parola di Dio, sentiamo il grande annuncio della resurrezione del Signore che dà senso alla nostra esistenza e provoca un cambiamento. Tutti noi, chiesa particolare, vescovo, presbiteri, diaconi, religiosi e laici questa notte siamo invitati e guardare, riflettere e accogliere la lieta notizia che Gesù è risorto. L’Eucarestia che celebriamo compie e attualizza il mistero pasquale dalla notte di Pasqua, ogni domenica. Viviamo da risorti – questa l’esortazione di monsignor Piemontese – cercando e seminando i semi non della morte ma della vita: comunione, benevolenza, carità, speranza, ottimismo, comprensione, concordia, perdono, pazienza, pietà, pace. Questi sono i semi della resurrezione nell’umanità e nella chiesa e che siamo chiamati a diffondere attorno a noi consapevoli dei nostri limiti e anche consapevoli che Gesù e morto e risorto per noi».

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