Università a Terni, rispunta il ‘campus’

L’assessore Alessandrini e Filipponi (Pd) rilanciano il tema dopo il naufragio del progetto negli ultimi anni: «Creare un polo ternano». La Proietti punta sul Cus

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‘Riequilibrio’ di stampo universitario tra Perugia e Terni, progetti per il futuro e quella parola, campus, che risalta fuori. Con l’assessore alla scuola Valeria Alessandrini che parla di «tavolo di confronto aperto per avere un polo ternano»: si è discusso anche di questo lunedì mattina nel debutto della II° commissione consiliare a palazzo Spada. Un tema – non l’unico – dove l’idea tra maggioranza e una parte dell’opposizione (il Pd in questo caso, rappresentato dal capogruppo in consiglio Francesco Filipponi) vanno d’accordo: si parla di utopia al momento, ma intanto il tema è rilanciato.

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Il campus e il fallimento

Il progetto del campus naufragato

Della creazione di un’area per studenti – posti letto, aula, mensa, palestra ecc. – se ne è parlato abbastanza negli ultimi anni. A vuoto, perché poi tra un litigio politico e l’altro il progetto è naufragato. Tante belle parole concluse in un nulla di fatto e ora sembra che anche la nuova giunta voglia provare a rilanciare il discorso: a farlo l’assessore Alessandrini che, su input di Filipponi, ha in breve spiegato le intenzioni del Comune. «Il tavolo di confronto è aperto, anche con il rettore dell’università di Perugia. Vorremmo avere un polo ternano, riattivando corsi di laurea specifici».

IL PROGETTO SALTATO

Le collaborazioni

Bene, in linea di massima la questione è sempre la stessa. Vale a dire garantirsi ‘autonomia’ rispetto a Perugia: «Vorremmo creare una sorta di campus – ha aggiunto l’assessore – e creare collaborazioni con altre università». Parole che trovano l’appoggio di Filipponi: «Polo di attrazione universitario e campus, siamo disponibili a parlarne». Si va d’accordo sulla questione.

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Il Cus: «Idea Pentima»

Non c’è solo la Alessandrini che si è esposta sul tema. Perché poi, da sportiva qual è stata, interviene l’assessore allo sport Elena Proietti per far presente che in passato c’è stata un’idea per ‘riequilibrare’ la situazione: «Centro universitario sportivo, gli studenti pagano una tassa per un servizio che di fatto è solo a Perugia. Si parlava di crearlo anche a Terni, a Pentima, credo sia un progetto valido da portare avanti». Certo, gli avventimenti degli ultimi anni non prospettano un futuro roseo.

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