Rifiuti, un passo avanti e due indietro

Perugia, il consiglio comunale approva il documento su ‘Rifiuti zero’, ma per Barelli non spetta alla giunta decidere su Monte Petroso e Borgo Giglione

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Un passo in avanti e due indietro. Sembra proprio questa la strategia che l’amministrazione intende portare avanti sul tema bollente dei ‘rifiuti’ a Perugia.

La discarica di Borgogiglione

La discarica di Borgogiglione

I documenti Se per quanto riguarda la strategia Rifiuti zero e l’adozione della tariffa puntuale, il Movimento 5 Stelle registra un ottimo successo con l’approvazione – a due anni dal deposito – quasi all’unanimità, si è astenuto solo il consigliere De Vincenzi, dell’ordine del giorno, non ci sono buone notizie per quanto riguarda la discarica di Borgo Giglione e l’utilizzo della cava di Monte Petrone.

Rifiuti zero Andando con ordine, lunedì pomeriggio si è discusso in consiglio comunale della strategia ‘Rifiuti zero’ che, approvata con 22 voti a favore, è diventata deliberazione del consiglio, per cui la giunta dovrà farsi promotore anche in sede di Auri. Sarà istituito un osservatorio, aperto alla partecipazione dei cittadini, partecipazione che si auspica anche nelle procedure autorizzative degli impianti. Ipotizzata anche l’istituzione di un centro di ricerca in concorso con imprese e Università, per lo studio dei rifiuti indifferenziabili, per la progettazione industriale, e l’approfondimento sulle migliori tecnologie a freddo di trattamento dei rifiuti, in luogo degli inceneritori.

Impegni Tra le altre misure previste anche la minimizzazione dei rifiuti inviati a smaltimento e il conseguente sostegno a riuso e riciclo, l’estensione della raccolta domiciliare in tutto il comune, l’avvio della tariffa puntuale da sperimentarsi partendo dal centro storico, la tracciabilità dei rifiuti raccolti e conferiti in discarica, la valutazione di applicazione del sistema di cassonetto mobile, oltre che per il centro storico, anche per gli altri quartieri della città, e invio a tutti i sindaci dell’Umbria, al Presidente della Regione, agli Ati, alla costituenda Auri, agli enti di area vasta di Perugia e Terni e non ultimi ai gestori delle decisioni adottate, affinché tutti i comuni e la stessa Auri adottino le medesime strategie per cambiare passo in maniera decisa sulla gestione dei rifiuti.

Emergenze «Siamo ancora a livelli troppo bassi – ha sostenuto in assemblea il capogruppo dei 5 stelle Cristina Rosetti – dobbiamo lavorare sulla qualità della differenziazione dei rifiuti e sulla riduzione generale dei rifiuti, sull’esempio di realtà più virtuose». Anche dai banchi della maggioranza, come ha riferito il capogruppo di Forza Italia Perari, c’è una certa attenzione verso questo ordine del giorno che sposa i principi che ormai sono quelli riconosciuti a livello globale, ovvero rifiuti zero, riciclo e riuso. Perari ha anche sottolineato che non sfugge a nessuno come le difficoltà siano di lunga data, ma «adesso -ha detto- le emergenze vanno affrontate e dovremo imprimere alla gestione dei rifiuti una svolta nel senso indicato dall’atto. L’inversione di tendenza è già stata avviata con la riduzione della tariffa, ma dobbiamo proseguire più velocemente verso i rifiuti zero».

Montepetroso Già discusso, invece, nella scorsa seduta del consiglio comunale e oggi respinto è stato l’ordine del giorno con cui i 5 Stelle cercavano di capire cosa ne sarebbe stato della cava di Monte Petroso e della vicina discarica di Borgogiglione. Con 19 voti contrari, l’ordine del giorno è stato respinto, dunque la giunta non sarà ‘costretta’ a verificare la legittimità del procedimento per l’autorizzazione del piano di ampliamento della cava né a fare valutazioni circa la compatibilità e l’impatto del progetto rispetto alle caratteristiche dell’area. Per cui i camion potranno continuare indisturbati a utilizzare giornalmente la strada S.Antonio – Belveduto e ci vorrà ancora del tempo perché siano ripristinate le regole a tutela della Villa del Colle del Cardinale, del relativo parco e dell’area circostante.

Territorio «L’invito al comune è anche quello di prendere posizione sul futuro dell’area di pregio in cui sono ubicate la cava di Monte Petroso e la discarica di Borgogiglione – ha affermato la Rosetti – adottando iniziative di programmazione volte a valorizzare il territorio e le sue ricchezze e, allo stesso tempo, di adoperarsi con azioni efficaci per la riduzione della produzione di rifiuti e a vietare espressamente conferimenti in discarica di rifiuti fuori Ati». Secondo i proponenti, infatti, l’area a nord del capoluogo è un’area di pregio sulla quale le due attività suddette hanno un impatto importante, ancor di più se unito al problema della viabilità.

Urbano Barelli

Urbano Barelli

Criticità E così il procedimento per l’autorizzazione all’attività estrattiva della cava sembrerebbe andare verso una conclusione diversa, cioè ossia l’ampliamento, rispetto a quella indicata nella delibera del consiglio comunale 63/2011 che prevedeva invece la completa chiusura dell’impianto. «I rifiuti conferiti – ha sottolineato la Rosetti – devono essere quelli del nostro ambito perché se permettiamo al gestore di conferire rifiuti da fuori regione, per questioni economiche, sarebbe un problema per la città. A queste politiche dobbiamo dare uno scopo diverso». Per il vicesindaco Barelli, però, questi impegni non rientrano nelle competenze della giunta e, pur consapevole delle criticità e del pregio dell’area, a decidere sarà l’Ati. «Sul tema del traffico – ha sottolineato il vicesindaco – già sono stati fatti incontri con la popolazione, da cui sono emerse delle esigenze, che gli uffici stanno già verificando». Sulla struttura permangono delle problematiche connesse sia al completamento del restauro sia, soprattutto, alla destinazione d’uso finale. «Questa situazione di stallo pregiudica in qualche modo l’intenzione del Comune di valorizzare l’intera area, ove vi è l’intenzione di operare coniugando le diverse esigenze presenti». Per i cittadini, dunque, non rimane che sperare nella giustizia. 

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