Un «dono della natura che va colto con speranza». Così viene accolta la notizia che riguarda Via Lattea, la cavallina bianca nata ad Assisi il 5 aprile del 2014 nell’allevamento di Sergio Carfagna: sta per diventare mamma dopo l’accoppiamento con Six Pack, il vincitore del Kentucky Futurity al Red Mile di Lexington. Al ‘Savio’ di Cesena si è disputata una corsa a lei intitolata ed è dall’Emilia-Romagna che la foto ha iniziato a fare il giro del mondo.
L’evento
Via Lattea è la prima puledrina interamente bianca nata in Italia e, dopo essere stata ceduta nell’ottobre 2015 ad una delle più prestigiose scuderie a livello mondiale, la Knutsso Trotting, è stata trasferita in America riuscendo a conseguire il record in carriera di 1.11.3 al chilometro che la pone ai vertici tra le femmine italiane della sua leva. «Ora – precisa con un pizzico di orgoglio padre Danilo Reverberi, il frate francescano guida tecnica della scuderia di Assisi – l’avventura continua e cresce la curiosità per questa nuova esperienza di mamma dal momento che, essendo il suo un ‘gene’ bianco dominante, il figlio che partorirà potrebbe verosimilmente avere il colore candido del suo stesso mantello, come ci ha rivelato Maurizio Silvestrelli, titolare della cattedra di Veterinaria dell’Università di Perugia».
LA CAVALLINA DA PAPA FRANCESCO
L’emozione
Entusiasta l’allevatore Carfagna: «Ho ancora impresso nella mente e nel cuore il momento della partenza della cavallina verso la Svezia- Non l’ho fatto per i soldi, ma per il suo bene, per tutelare la sua incolumità e garantirgli un futuro e una prospettiva di carriera agonistica in una fra le più importanti e qualificate scuderie al mondo. Ora questi straordinari risultati mi danno ragione e da credente quale sono ringrazio e prego ancora san Francesco e tutti coloro, a partire da padre Danilo Reverberi, e tanti amici che hanno creduto in questo miracolo fin dalla nascita. Non rimane che attendere gli eventi e il corso della natura: la genealogia di una cavallina che per tanti non sarebbe vissuta più di qualche mese potrebbe continuare a stupire ancora il mondo intero».
