Ex Fcu, lavori al via: partono i cantieri

Incontro a Umbertide. Chianella: «Rispetteremo i tempi». A breve la firma per Sant’Anna. Giovedì Marini e Nencini a Città di Castello

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La nuova vita della Ferrovia centrale umbra comincia a Umbertide, dove è stato inaugurato il primo dei cantieri previsti dal mega intervento di ammodernamento che ha portato alla chiusura temporanea della linea. Presenti gli assessori regionali Giuseppe Chianella e Fernanda Cecchini, i sindaci Luciano Bacchetta (Città di Castello), Marco Locchi (Umbertide) e Paolo Fratini (San Giustino), il vicesindaco di Sansepolcro Luca Galli, il direttore territoriale di Rfi (Rete ferroviaria italiana – gruppo Ferrovie dello Stato) Stefano Morellina e alcuni rappresentanti di Salcef Group, la ditta che si è aggiudicata i lavori.

IL CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI SULLA LINEA FCU – DOCUMENTO

Chianella a Umbertide

I numeri Solo su questo primo cantiere (che sarà operativo per circa 4 mesi) saranno impiegati tremila tonnellate di rotaie, 40mila traverse (per un peso complessivo di 12mila tonnellate), 46mila metri cubi di pietrisco. «Queste prime settimane – ha spiegato l’ingegner Morellina illustrando i lavori – verranno dedicate all’approvvigionamento del materiale e alla preparazione. Si procederà poi allo smontaggio del vecchio binario, sui circa 24 chilometri fra le due stazioni, e alla sua ricostruzione per consentire ai treni di circolarvi entro la prossima primavera».

Riapertura a step dalla primavera 2018 L’obiettivo è questo: riaprire le prime tratte fin dai primi mesi dell’anno nuovo, per poi arrivare ad una riapertura completa (fino a Ponte San Giovanni) entro la fine del 2018, in attesa del completamento dell’ultimo tratto (fino a Sant’Anna), che prevede il raddoppio del binario e l’elettrificazione della linea: venerdì scorso Umbria Mobilità ha chiesto tutta la documentazione per la firma del contratto per questi lavori (che non rientrano nel mega progetto di 51 milioni).

Chianella: «Giornata positiva» «Oggi è una giornata positiva – ha detto l’assessore alle Infrastrutture – i lavori verranno realizzati secondo il cronoprogramma che ci siamo dati, nel rispetto degli impegni. Come avevamo annunciato, a metà settembre partono i lavori sulla tratta nord, con un investimento di circa 18,2 milioni; parte dei 51 milioni di euro che verranno investiti in base all’accordo sottoscritto nel giugno scorso tra Regione Umbria, Umbria Mobilità e Rfi».

TUTTO SULLA VICENDA FCU – ARCHIVIO

Sopralluogo sul cantiere

I lavori Il piano di investimenti previsto dall’accordo riguarda l’installazione sull’intera rete di 153 chilometri del sistema Scmt (protezione marcia treni), sottosistema di terra con encoder da segnale per linee da attrezzare integralmente con impianti segnalamento e di blocco (18 milioni di euro). Prima però ci sarà l’adeguamento standard di sede ed impianti per la linea, con priorità sui tratti armati con traverse in legno (costo: 33 milioni di euro); l’apparato centrale computerizzato multistazione (tecnicamente: ACC-M) con telecomando da remoto sia terra che di bordo, installato in opera, compreso l’attrezzaggio dei posti periferici, della dorsale di comunicazione in fibra ottica, del controllo dei livelli di performance, compreso le necessarie opere civili e fabbricati tecnologici, dell’alimentazione della telefonia e dei sistemi ausiliari (costo: 2,27 milioni di euro); l’adeguamento o la soppressione di passaggi a livello (1,4 milioni di euro).

I treni elettrici Nella scheda tecnica diramata dalla regione si parla di «acquisto di treni diesel e/o elettrici, in composizione bloccata, a 4/5 carrozze», ma Del Bolgia e Chianella, durante la conferenza stampa in Regione, hanno promesso che l’impegno sarà rivolto soprattutto verso le vetture elettriche: non ha senso, infatti, elettrificare tutta la linea (ultimo tratto: Perugia Sant’Anna – Ponte San Giovanni) e poi far viaggiare ancora treni a gasolio. Al momento però il rischio è questo, come confessò candidamente Mauro Fagioli, dirigente movimento, a umbriaOn subito dopo la chiusura della stazione di Sant’Anna.

Fcu sarà nazionale Il percorso intrapreso è frutto di precise intese tra Regione e Governo e rientra perfettamente nelle strategie nazionali dello stesso Gruppo Ferrovie dello Stato teso ad integrare la rete di trasporto nazionale con le reti locali. Lo anticipò proprio a Perugia l’ad di Ferrovie Mazzoncini. E proprio questa – ribadiscono dalla Regione – è la garanzia che Rfi porterà avanti il programma concordato: la realizzazione di questi interventi prelude al definitivo trasferimento dell’intera rete ex Fcu all’interno del perimetro dell’infrastruttura ferroviaria nazionale. «Questa settimana – conferma Chianella – si terrà una riunione per il trasferimento da Umbria Mobilità a Rfi della concessione per la gestione della Fcu; seguirà una riunione a Roma nei prossimi giorni». Questo significa che, dopo aver compiuto i lavori, sarà proprio Rfi a stabilire se la linea è sicura, sia dopo i lavori, sia prima, nei punti dove non sono previsti interventi, con il treno diagnostico Talete.

talete rfi diagnosi linea fcu

Talete, il treno diagnostico

La diagnosi con ‘Talete’ Intanto, per avere tempi certi sulla riapertura dei binari al servizio ferroviario, bisognerà attendere la fase di diagnosi, che sarà compiuta in autunno con un treno speciale messo a disposizione da Rete Ferroviaria Italiana: una specie di mega impianto per fare la ‘Tac’ ai binari e capire se sono sicuri o necessitano di ulteriori interventi non ancora inseriti nel cronoprogramma dei lavori illustrato mercoledì mattina in conferenza stampa. Il treno si chiama Talete, come il filosofo greco. «Alla luce della diagnosi – ha spiegato Chianella – verranno valutati eventuali interventi da effettuare di cui daremo puntualmente informazione».

Giovedì incontro con Marini e Nencini Al sopralluogo ha partecipato l’assessore regionale Fernanda Cecchini «per testimoniare l’importanza che riveste questa infrastruttura». «Una giornata importante», hanno sottolineato gli amministratori locali presenti al sopralluogo, assicurando sarà tenuta «alta l’attenzione sulle infrastrutture per la mobilità del nostro territorio e sul destino dei lavoratori». Su questi temi, giovedì 21 un incontro con i consiglieri comunali di Città di Castello e San Giustino, cui parteciperanno anche la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Riccardo Nencini.

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