Femminicidio: «Terni non ci sta e reagisce»

Sinergia tra Comune e associazioni del territorio nella ‘Giornata internazionale contro la violenza sulle donne’

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di Fra.Tor.

Giuseppina, Marianna, Franca, Laura, vittime inermi di una furia che esplode fra le mura domestiche. Il 25 novembre sarà la ‘Giornata internazionale contro la violenza sulle donne’ e l’associazione ‘Terni Donne’ che gestisce il servizio socio-culturale della ‘Casa delle donne di Terni’, in collaborazione con L’associazione ‘Libera…Mente donna’ che gestisce il centro antiviolenza ‘Liberetutte’ e il Comune di Terni, hanno deciso di creare diversi momenti di riflessione sul tema della ‘violenza assistita’.

Femminicidio Lo scorso anno a Terni «sono state uccise due giovani donne, una ad aprile l’altra a ottobre, entrambe per mano dell’uomo che viveva con loro, entrambe in modo crudele ed efferato», ha raccontato Paola Gigante, presidente dell’associazione ‘Terni Donne’. «Due omicidi terribili, la prima è stata uccisa a martellate e l’altra a coltellate. Nel secondo caso le sue due bimbe erano in casa nel momento dell’omicidio. Questo ci porta quest’anno a riflettere sul tema della ‘violenza assistita’, ovvero dei terribili danni emotivi e psicologici che subiscono i bambini e le bambine che assistono alle violenze e ai maltrattamenti che gli uomini infliggono alle donne, loro madri o figure affettive di riferimento».

LE PAROLE DEL VICE SINDACO FRANCESCA MALAFOGLIA – IL VIDEO

La forza del contrasto «Un’azione sinergica con tutte le associazioni del territorio – ha sottolineato il vice sindaco Francesca Malafoglia – che ogni giorno lavorano a sostegno delle donne. Questa strategia di azione comune è la forza vera del contrasto, una sinergia che ha permesso che l’amministrazione comunale si costituisse per la prima volta parte civile in un processo per femminicidio. Su questi elementi di scambio reciproco  vogliamo investire per garantire al territorio un sistema integrato di servizi».

Seminario formativo A partire dalle 10 di mercoledì 25 novembre, presso la ‘Casa delle donne’, si terrà un seminario formativo dal titolo ‘Figli e figlie invisibili. La violenza assistita: un approccio di rete’ che vedrà la partecipazione di esperte operatrici dei servizi antiviolenza del territorio, neuropsichiatri infantili della Usl Umbria 2 e assistenti sociali del Comune di Terni. Il seminario affronterà il problema da diversi punti di vista, si approfondiranno in particolare i risvolti psicologici e legali legati al fenomeno che spesso non viene preso in adeguatamente in considerazione. «Il seminario – ha spiegato Paola Moriconi, presidente dell’associazione ‘Libera…Mente donna’ – ha l’obiettivo di condividere una prospettiva comune nelle azioni di contrasto alla violenza assistita, integrando competenze e creando sinergie, a partire dall’esperienza di ogni soggetto partecipante».

Una mostra Alla ‘Casa delle donne’ sarà, inoltre, allestita una mostra di illustrazioni, dal 20 al 29 novembre proprio sul tema della violenza assistita che potrà essere visitata dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.30. L’illustratrice Stefania Spanò al secolo Anarkikka, riassume in 15 tavole gli aspetti fondamentali del dramma della violenza assistita rendendo immediatamente intuibile, attraverso le immagini, quali possano essere le terribili conseguenze alle quali vanno incontro i bambini e le bambine che assistono quotidianamente a maltrattamenti e violenze.

Tutti in piazza La mostra sarà portata in piazza della Repubblica nel pomeriggio di mercoledì 25, dove le donne della città si ritroveranno a partire dalle 18 per sensibilizzare la cittadinanza e sollecitare le istituzioni a fare tutto il possibile per sostenere le donne, e proteggere i bambini e le bambine, ma anche per opporsi a decisioni come quelle «della prima commissione della Regione Umbria – è intervenuta Paola Gigante – che ha deciso di dimezzare il contributo regionale per le politiche di genere, prima ancora di approvare una legge regionale sulla parità di genere, legge che si attende già dalla prima legislazione Marini». In piazza le donne porteranno accessori e indumenti rossi, simboli da sempre di questa lotta e saranno affiancate dai ragazzi e dalle ragazze del ‘Progetto Mandela’, che eseguiranno una performance.

Una piecè teatrale La giornata si concluderà alle 21 alla ‘Casa delle donne’ dove il centro pari opportunità della Regione Umbria presenterà la messa in scena di una piecè teatrale dal titolo ‘Finchè…’, la storia di due donne che vengono ammazzate dai loro rispettivi compagni. Due donne all’apparenza molte diverse, una che rispecchia tutti i luoghi comuni della donna maltrattata e spesso uccisa, l’altra che elude ogni luogo comune e che nonostante viva una vita agiata e ripiena di affetto finisce come l’altra. Con ironia e allo stesso tempo con toni tragici entrambe narrano da morte la loro condizione fino al momento dell’uccisione. Un invito alla riflessione e al porsi delle domande serie su come affrontare questo dramma. Ingresso libero.

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