Consolidamento mura e pendici Papigno da 1 milione: affidata la progettazione

Terni – Via libera allo Studio Baffo srl DI Bagnoregio con Matteo Serpetti e Società geologica srl. La richiesta di attenzione

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di S.F.

Il raggruppamento con a capo lo Studio Baffo srl di Bagnoreggio e completato dalla Società geologica srl di Luca Latella e da Matteo Serpetti. Saranno loro ad occuparsi del progetto definitivo/esecutivo, direzione lavori, contabilità e coordinamento della sicurezza per i lavori di consolidamento delle pendici rocciose e delle mura perimetrali di Papigno (IV stralcio): il Comune di Terni ha aggiudicato l’appalto che prevedeva una base d’asta da 88.661 euro, la maggior parte dei quali (70.929) soggetti a ribasso. L’obiettivo è la riduzione del rischio idrogeologico.

LA SFIDA A DUE PER IL PROGETTO DI CONSOLIDAMENTO

Papigno

La gara

Il gruppo ha avuto la meglio sull’unico sfidante, vale a dire a Arking Lab di Massa Martana con Consulcad, Siat snc e Studio geologi associati. Le risorse arrivano dal ministero della transizione ecologica e a decidere ci ha pensato la commissione composta da Piero Giorgini, Stefano Carloni e Fabrizio Casaglia, più Francesca De Merulis in qualità di segretario. A disposizione per l’intervento in questione c’è un milione di euro.

La richiesta di attenzione del Pd

Sul tema intervengono Sandro Piccinini per il Pd di Papigno e Francesco Filipponi, capogruppo Pd in consiglio comunale: «Le mura perimetrali lato ex discarica e quelle dell’orto in via Amendola del vecchio castello di Papigno subirono dei danni ingenti nel periodo a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta. A partire dal 2002, con un intervento articolato in due stralci basato su una progettazione complessiva redatta agli inizi degli anni novanta dall’ingegner Alberto Custodi e dal geologo Mastromatteo si è lavorato per consolidare con successo una parte consistente delle mura, mettendo così in sicurezza lo storico borgo papignese, sede di antica municipalità fino al 1927 e sito alla porte della Valnerina. Intorno al 2015 l’ingegner Custodi ha provveduto ad aggiornare il quadro economico, pari a circa 3 milioni di euro, per ottenere ulteriori finanziamenti per concludere i lavori, che hanno rappresentato per il Comune di Terni un punto eccellente per mettere in sicurezza situazioni degenerative. Fermo restando il rispetto di quanto prescrive l’attuale legislazione in materia di affidamento diincarichi di progettazione, riteniamo, tuttavia, che debbano essere compiuti tutti gli sforzi affinché non venga disperso ma sia salvaguardato e conservato (nelle forme, con le modalità e gli strumenti più consoni che la stessa Amministrazione Comunale può attivare) il grande patrimonio di conoscenza, esperienza, ricerca, studio e progettazione che negli ultimi 30 anni è stato creato ed accumulato e che riguarda le caratteristiche e le specificità delle problematiche inerenti il dissesto drogeologico della rupe e del centro storico di Papigno. Riteniamo che sarebbe quanto mai opportuno far conoscere ai cittadini come si intende procedere e come si sta procedendo, quale zona del paese sarà oggetto dei lavori e quando partirà il cantiere. A tal proposito – conclude –  facciamo notare, ad esempio, che la parte a monte di via de Amicis, dove a suo tempo furono installati degli inclinometri, è oggetto di uno spostamento visibile anche ad occhio nudo, che andrebbe monitorato e verificato per scongiurare il rischio che avvenga qualcosa di irreparabile».

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