Patto ‘Perugia sicura’: «Individuate priorità»

Siglata da tutte le forze dell’ordine e dal sottosegretario agli Interni, l’intesa è stata rinnovata per altri due anni

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Degrado ambientale, disagio sociale, criminalità e scarsa sicurezza percepita e reale dei cittadini. Nel giorno in cui Perugia si risveglia con tre spaccate ai danni di alcuni esercizi commerciali in pieno centro storico, in Prefettura le forze dell’ordine e le massime istituzioni si ritrovano per rinnovare il patto ‘Perugia sicura’.

Gianpiero Bocci e il sindaco Romizi

Il patto Uno strumento che, dal 2008 a oggi, si è rivelato idoneo a consentire l’attuazione di una strategia condivisa ed integrata di azioni sul territorio in grado di innalzare i livelli di sicurezza urbana, favorendo una più efficace attività di contrasto della criminalità diffusa e di prevenzione, migliorando l’ordine e la sicurezza pubblica nel capoluogo. Un’esperienza che, dunque, va portata avanti e perseguita «in relazione all’evoluzione del contesto e alle mutate esigenze della città anche attraverso l’individuazione di nuove priorità e relative azioni da intraprendere».

L’INTERVISTA A GIANPIERO BOCCI – VIDEO

La firma Il patto, dunque, è stato rinnovato per altri due anni lunedì pomeriggio alla presenza del sottosegretario agli Interni, l’onorevole Gianpiero Bocci, la presidente della Regione Catiuscia Marini, il sindaco Andrea Romizi, il prefetto Raffaele Cannizzaro e il questore Francesco Messina. Tra le novità introdotte anche la prevenzione, cura e riabilitazione del disturbo da gioco d’azzardo, dopo l’approvazione della legge regionale in tema. In particolare, si legge nel documento, sarà fornito il necessario supporto al numero verde regionale istituito nel marzo 2016, la formazione degli operatori e dei volontari delle associazioni, la campagna comunicazione e la costruzione di un sistema di servizi sociosanitari oltre al monitoraggio epidemiologico dei fenomeni connessi al gioco d’azzardo. Attività, queste, che saranno rivolte anche ai più giovani.

Giovani e droghe Maggiore attenzione, per quanto riguarda le fasce d’età più a rischio, sarà rivolta al tema delle sostanza stupefacenti, della prevenzione e della violenza di genere. Tema su cui si è maggiormente incentrato anche l’intervento della presidente Marini. Supporto agli enti locali, prevenzione in ambito sociale, finanziamenti per la comunicazione e la promozione. «In particolare accanto alle leggi specifiche – ha detto la presidente – e al supporto finanziario che mettiamo a disposizione per i comuni di Perugia e Terni, nell’ambito delle rispettive competenze, per la sicurezza, abbiamo messo a disposizione parte dei fondi europei».

L’INTERVENTO DELLA PRESIDENTE MARINI – VIDEO

Donne e violenza «Sul tema del contrasto alla violenza nei confronti delle donne l’Umbria è una Regione molto attenta. La violenza avviene in casa, è silenziosa, questi sono atteggiamenti che noi dobbiamo aggredire e ogni istituzione deve essere attenta e fare il proprio dovere per arginare un fenomeno così fastidioso e pericoloso», ha concluso la presidente.

Tra le priorità, così come evidenziate dal documento, il contrasto delle attività illecite connesse allo spaccio ed al traffico di sostanze stupefacenti, il contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina, la tutela della legalità e della sicurezza urbana nel centro storico, nelle periferie e nei quartieri e nelle frazioni a rischio. Tutte le azioni messe in campo, ha sottolineato il prefetto Cannizzaro «rappresentano non una mera somma aritmetica di intenzioni, ma una vera e propria sinergia tra tutte le istituzioni coinvolte». «Una comunanza di intenti – ha ribadito il questore Messina – non per forza scontata e non per forza riscontrabile in altre realtà del territorio».

Il comune Se da un lato Regione, forze di polizia e questura e prefettura incrementeranno gli sforzi per la sicurezza, dal canto proprio il comune di Perugia si impegna a potenziare il sistema di video-sorveglianza, anche con l’utilizzo di telecamere mobili, e della rete di illuminazione pubblica. Verrà potenziato il lavoro della polizia municipale, saranno assunti nuovi vigili urbani che saranno formati, saranno potenziati i controlli per contrastare il fenomeno dell’abusivismo e interventi mirati di lotta al fenomeno della contraffazione, controlli notturni dei pubblici esercizi e circoli privati.

Bocci «La sicurezza non è un bene che sta esclusivamente nel lavoro delle forze dell’ordine – ha concluso il sottosegretario agli Interni Bocci – quanto piuttosto un concetto molto più complesso e ricco di sfaccettature. Il sistema funziona se accanto alle regole ci sono i controlli. E chi non rispetta certe prescrizioni va punito: se un esercizio vende alcolici alle 2 di notte a gente ubriaca va chiuso, se una persona affitta il proprio immobile in nero e quell’immobile diventa luogo di produzione della droga quella persona va punita».

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