Nove pesanti tubi di acciaio (la stima è di circa 500 quintali) lunghi oltre tredici metri ciascuno, in bilico in viale dello Stadio. Il pesante carico, a bordo di un autoarticolato, si è pericolosamente sbilanciato poco dopo le 8 di lunedì mattina, portando all’immediato intervento sul posto di polizia Locale, carabinieri e vigili del fuoco.
LUNEDÌ NERO, CAOS ANCHE IN VIALE BRIN
Traffico rallentato Limitazioni hanno riguardato la viabilità del tratto interessato dal fatto, compreso fra viale dello Stadio e viale Prati, con conseguenti significativi disagi per il traffico. La situazione è tornata alla normalità poco prima delle 13, con la conclusione della messa in sicurezza.
Effetto-galleria Il fatto riporta sotto i riflettori l’annosa problematica del passaggio dei mezzi pesanti nel centro cittadino, oggi più che mai attuale visto che il mezzo pesante era partito da Rieti e, diretto a Fano, si è trovato a passare dentro Terni proprio a causa della chiusura della galleria ‘Valnerina’ lungo la Terni-Rieti.
Liberati (M5S) «Le strade cittadine – commenta in merito il consigliere regionale – sono intasate da camion – a tutte le ore, come nelle realtà più anarcoidi del mondo. Ne abbiamo già ampiamente scritto, segnalando come spesso non vengano rispettati nemmeno i pochi divieti vigenti. Fino a oggi è stato ‘Tir selvaggio’ a Terni. Dopo gli incidenti di stamane nel centro urbano di Terni tra viale dello Stadio e viale Brin, la città appare sempre più nuda e indifesa dinanzi allo scorrazzare indisturbato e illimitato dei camion. I rischi per la vita dei residenti, ma anche degli automobilisti, crescono esponenzialmente, con responsabilità nazionali, regionali e comunali in merito. Sarebbero quindi necessari quattro interventi da parte di governo nazionale (procedere con immediatezza ai lavori e alla riapertura della Terni-Rieti (opera sin qui costata € 220 milioni su cui chiediamo l’avvio di una commissione di inchiesta); Regione Umbria (procedere con immediatezza all’apertura della fantomatica piastra logistica di Terni-Narni, collegandola urgentemente a i binari ferroviari della Orte-Falconara (piastra sin qui costata 26 milioni circa, con altri 10 milioni forse in arrivo); Regione e Comune di Terni (procedere con
immediatezza alla realizzazione della bretellina stradale tra lo svincolo (a rischio collasso e improvvisamente chiuso) di Terni Est e il piazzale merci Ast-viale Breda. Un’infrastruttura attesa da quasi dieci anni mentre via Tre Venezie e via Vulcano muoiono); Comune (procedere con immediatezza da parte del commissario prefettizio alla redazione di un Piano del traffico pesante a Terni, diretto a eliminare il passaggio dei Tir dall’abitato non appena tecnicamente possibile. L’improvvisa revisione dei costi stabilita qualche tempo fa da Thyssen pure alla logistica del polo dell’acciaio è ricaduta su compagnie di trasporti spesso già in difficoltà: le stesse, pur di risparmiare pochi euro, tagliano da anni ogni chilometro possibile, passando sine limite lungo la direttrice via Narni-via Alfonsine-via Turati-viale Brin-borgo Bovio oppure via Bramante-via Proietti Divi-borgo Bovio. Si è innescata una spirale al ribasso nei prezzi che può incidere sulla bontà delle prestazioni ed è pericolosa per tutti. Occorre pertanto – conclude – siglare un nuovo patto per la qualità della vita dei cittadini, reclamando buon senso da ogni protagonista, pretendendo da Anas e Regione massima concretezza, imponendo a tutti un rigoroso rispetto delle regole. Che è rispetto della città».