‘Rifugio yoga’ per combattere lo stress del periodo: il libro

L’assisana Giovanna Vitacchiano, medico e maestro di yoga da oltre 30 anni, suggerisce sette pratiche semplici e alla portata di tutti

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di Simona Panzolini

Sette pratiche yoga semplici da poter eseguire da soli a casa per riequilibrare il proprio corpo e placare ansie e paure, ecco di cosa parla il libro di Giovanna Vitacchiano, edito da Albatros e inserito nella collana Nuove Voci dove vengono pubblicati una selezione di nuovi autori italiani. Giovanna Vitacchiano propone pratiche quotidiane invitando a dedicare a se stessi una ventina di minuti al giorno per ritemprarsi, distogliendo la mente da pensieri negativi. Un libro pratico che spiega con semplicità e precisione come approcciarsi allo yoga, un libro che scaturisce dalla passione dell’autrice per la cultura e la terra indiana.

Come è nata l’idea del libro, dottoressa Vitacchiano?

«Durante il lockdown avevo tempo per dedicarmi a due attività che mi sono sempre piaciute molto, scrivere e praticare yoga. Praticavo da sola, nella mia casa di campagna ad Assisi e ad un certo punto mi sono chiesta se non fosse il caso di mettere nero su bianco descrivendo delle pratiche specifiche da proporre ai miei allievi, una volta finita la quarantena».

In ciascun capitolo è riportata una pratica yoga utile per rafforzare o riequilibrare o stimolare il nostro organismo, o meglio, uno specifico sistema del nostro corpo. Ci spiega cosa significa?

«Come dicevo, questo manoscritto è nato in periodo di lockdown, quando per molte persone era difficile, se non impossibile persino fare una passeggiata e la stasi prolungata – si sa – non fa bene alla salute, fisica e psicologica. La disciplina yoga offre il vantaggio, tra gli altri, di poter essere praticata in casa, in una stanza: basta avere un tappetino. Sia gli esercizi statici dello hatha yoga classico, sia quelli dinamici, che propongo anche sulla scia della mia esperienza ormai quasi trentennale di insegnamento, aiutano a rafforzare l’apparato muscolo-scheletrico, ma agiscono anche a livello dei vari organi interni e del sistema nervoso. Dato il vastissimo numero di posizioni che possono essere proposte, ho pensato di estrapolarne alcune di volta in volta, raggruppandole in base alla loro azione precipua. A questo punto mi sono chiesta quali potessero essere le maggiori esigenze in condizioni di lunga permanenza in casa, cosicché ne sono nate le sette pratiche proposte».

Nel suo libro si legge che bisogna ‘esprimere un sankalpa’, che cosa vuol dire?

«’Sankalpa’ in sanscrito significa ‘proposito, intenzione’ ed ho scelto un obiettivo per ciascuna pratica, che possa indirizzare il nostro impegno non solo fisico, ma anche mentale nel corso della nostra attività yogica, come d’altronde accade nella vita stessa».

C’è un gran bisogno di liberarsi dalle tensioni accumulate in questi mesi di pandemia, di trovare nuove energie: forza interiore e motivazione per tenere duro. Lo yoga può aiutarci? E se sì come?

«Lo yoga è consapevolezza e conoscenza, unione di corpo, mente, emozioni e spirito, prescindendo dalle implicazioni religiose che aveva in origine nel contesto indiano antico in cui è nato. Oggi si può interpretare lo yoga in maniera laica, come disciplina e stile di vita, così da mobilizzare tutte le nostre energie sui diversi piani, per meglio affrontare sia la quotidianità, sia situazioni eccezionali, come quella che stiamo vivendo in questi mesi».

Durante i mesi di quarantena in tanti si sono avvicinati a pratiche mirate a ritrovare la calma e la concentrazione, approfittando della grande quantità di lezioni sul web. Che esperienza ha in tal senso?

«La rete ci è ed è stata di aiuto in vari settori in questo periodo, nel quale avremmo rischiato solitudine, inaridimento, inattività, quindi è risultata utile anche per lo yoga. Io stessa continuo a trasmettere online le lezioni ai miei allievi. Tuttavia, non si deve pensare che la realtà virtuale si possa sostituire a quella in presenza, come è per la scuola, il lavoro, lo spettacolo e così via. Guardare dal vivo il volto degli altri, ascoltarne direttamente la voce, sentirne le vibrazioni è qualcosa che il web non può darci. Poiché ogni esperienza è utile nella vita, cercheremo di fare tesoro anche di questa, che potremo tenere in serbo all’occorrenza, in caso di necessità».

Cosa ne pensa, da medico e maestro, delle dichiarazioni fatte lo scorso giugno, durante la giornata mondiale dello yoga, dal premier indiano Narendra Modi: «Lo yoga, la meditazione, la fortificazione della mente, possono aiutare a costruire una difesa anche immunitaria, contro il coronavirus».

«La scienza ha dimostrato che i nostri vari apparati e sistemi sono interconnessi, in particolare è noto che una condizione di stress, specie se reiterata e prolungata nel tempo, porta ad una maggiore secrezione di ormoni, quali adrenalina e cortisolo, che stimolano eccessivamente il sistema nervoso ortosimpatico, con conseguenze negative sull’apparato cardio-vascolare, digestivo, sul sistema endocrino ed immunitario, come ho accennato nel libro. Pertanto, pratiche quali una adeguata respirazione, allungamenti muscolari, esercizi di rilassamento e meditazione, riducendo l’ipertono simpatico, si traducono in effetti benefici generalizzati somato-psichici. La concentrazione, altro aspetto imprescindibile dello yoga, indirizza le nostre energie verso aspetti costruttivi e fini elevati, distogliendo la mente da pensieri negativi che disturbano».

Tornando al libro, ogni pratica yoga è correlata da una illustrazione ricavata dai disegni di una ragazzina adolescente di nome Chiara Bagagli, come è nata l’idea?

«Dopo la stesura, ho parlato del libro con la mia amica, nonché collaboratrice Francesca, madre di Chiara, di cui già conoscevo le capacità nel disegno. Confrontandoci reciprocamente e, vista l’importanza di corredare tale piccolo manuale con delle figure per renderlo più chiaro e gradevole, è nata questa bella collaborazione».

Giovanna Vitacchiano è nata ad Assisi. Nello yoga ha trovato la via che unisce il corpo, emozioni e pensieri; nell’integrazione fra yoga e medicina una sinapsi che collega l’oriente all’occidente. Viaggiare per lei è crescita e divertimento, sogno e riflessione.

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