Ternana, l’all-in tattico premia Pochesci

Per uscire dal baratro con lo Spezia torna al ‘suo’ modulo e scatena l’attacco: il romano fa le mosse giuste e la dea Eupalla gli sorride, poker meritato. Tremolada: «Se si usa la testa, escono le cose buone»

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di S.F.

Il cambio Ferretti-Carretta: Pochesci sceglie uomo e modulo giusto

‘Se devo affondare, lo faccio come dico io. Come piace a me’. Magari deve aver pensato questo Sandro Pochesci quando ha visto lo Spezia – che mai aveva segnato in trasferta tra ‘Tim Cup’ e campionato – andare sullo 0-2 sfruttando le solite amnesie difensive e una squadra assopita, senza vervé ne tantomeno vigore fisico. Via il modulo ‘equilibrato’, dentro Mirko Carretta, retroguardia a tre e attacco arrembante: passaggio al ‘suo’ modulo Bielsa-style e liguri nel caos. Poi ci aggiungi quel pizzico di buona sorte che era mancata – legno di Marilungo sul 2-2 – in precedenza, la perfetta esecuzione di Federico Angiulli con il piede debole dopo l’ingresso al posto di Tremolada e il pomeriggio quasi perfetto (dal 20′) dei rossoverdi è completato: lacrime per l’allenatore e, forse, niente pacche sulle spalle questa settimana. La ‘pazza’ Ternana – una rimonta del genere mancava dal 29 settembre 2004, dal 3-o al 3-4 a Bologna – si conferma tale, ma questa volta con gli episodi a proprio favore e con l’ultimo posto alle spalle.

Pochesci dopo l’immediato 0-1 dello Spezia

POKER DALLO 0-2, LA TERNANA TORNA AL SUCCESSO DOPO UN MESE

Parte prima, l’incubo Lo Spezia si presenta con il ‘rombo’ in mediana, la Ternana è spiazzata e le conseguenze sono devastanti. La difesa schierata – male Marino in entrambe le circostanze – affonda in meno di un quarto d’ora e davanti non c’è praticamente alcun movimento efficace. Non solo, perché Marilungo rischia di fare il terzo e Valjent si prende un giallo per un tackle fuori tempo. Tutto storto, tutto nefasto e qualche fischio arriva: l’approccio è il peggior della stagione – un momento di sbando ci sarà anche in avvio di ripresa – e il linguaggio del corpo delle ‘Fere’ non fa presagire nulla di buono.

Luca Tremolada esulta con la nord

IL RACCONTO FOTOGRAFICO DI ALBERTO MIRIMAO, LACRIME POCHESCI AL TERMINE

Pochesci si affida al ‘suo’ modulo, scacco a Gallo Vuoi per il risultato e vuoi perché ormai da perdere c’era poco nulla, il trainer romano prende una doppia decisione che si rivela vincente: fuori Ferretti – non che abbia fatto chissà cosa di negativo, ma il sacrificato è giocoforza lui – per l’inserimento di Carretta e spazio al disegno tattico tutto attacco e meno equilibrio rispetto al più classico 4-3-1-2. Uomo giusto, modulo altrettanto efficace e per lo Spezia, specialmente sulla propria corsia destra, è notte fonda: l’ex Matera crea di fatto scompiglio ad ogni accelerazione e non a caso – primo scatto – all’azione numero uno post ‘svolta’ i liguri cedono. Sia Fabio Gallo che i calciatori in campo non ‘leggono’ la nuova situazione in campo (come era accaduto alle ‘Fere’ in avvio) e per la Ternana inizia il divertimento che si concluderà con la rimonta: l’urto offensivo di Albadoro e compagni mette in crisi la mediana e il reparto arretrato degli ‘Aquilotti’, tiri a grappoli e 2-2 già raggiunto al 45′.

Federico Angiulli, 2° rete stagionale

STEFANO RANUCCI ED EMILIO CORAGGIO NEL POST-MATCH, BATTUTE ED ELOGI

Sliding door «Gli episodi gireranno anche a nostro favore» avevano detto i rossoverdi dopo le recenti prestazioni. E questa volta in effetti la dea Eupalla, in quei minuti di sbando difensivo nel secondo tempo, ha voluto premiare Defendi e compagni dopo l’espulsione – furente il romano con quarto ufficiale e guardalinee per una rimessa laterale non assegnata – di Pochesci per proteste: la Ternana è uscita indenne da dieci minuti contrassegnati per lo più dal nervosismo, dalla clamorosa doppia chance sprecata da Marilungo – con tanto di legno colpito a un metro dalla linea di porta – e, in ultima istanza, dall’infortunio di Tremolada. Via la principale fonte di gioco e allenatore a seguire la partita dal primo anello dei distinti ‘A’. Non tirava bene insomma. Ma era la giornata buona.

Bene Alessandro Bordin

FERE, 11 TIRI NELLO SPECCHIO DELLA PORTA SU 13 EFFETTUATI: RECORD ROSSOVERDE DAL 5-0 AL NOVARA DEL 2013

La seconda sostituzione spacca partita Coraggio non fa entrare Tiscione – zero minuti nelle ultime due gare, lo stesso vale per Finotto – bensì Angiulli, con passaggio al 3-4-3.  La Ternana acquisisce brio fisico, ma soprattutto grazie all’ex Pisa pesca il jolly che inchioda Terzi e compagni: il cross è di Carretta (il 27enne di Gallipoli è entrato in tutte le reti rossoverdi), poi l’improvvisazione’ tecnico del centrocampista lombardo ha fatto il resto. Saloni osserva la palla infilarsi sotto il sette. La contromossa di Coraggio agli inserimenti di Forte e Gilardino è altrettanto incisiva: Zanon si posiziona largo a sinistra nella difesa a cinque, l’ex Matera ha ancora forza di partire in contropiede e per lo Spezia è tempo di poker dopo i tentativi di Albadoro e dello stesso numero 20. Gallo va ko con quattro gol incassati e undici tiri nello specchio della porta – record Ternana dal 5-0 al Novara del 19 ottobre 2013, furono dodici in quella circostanza – subiti. Lacrime Pochesci, abbraccio Persico e mese senza vittorie in soffitta.

Pochesci scatenato nelle fasi finali del match

PARLANO FEDERICO ANGIULLI, LUCA TREMOLADA E LUCA ZANON, VIDEO

Filata liscia Pochesci e i suoi sorpresi dallo schieramento iniziale dello Spezia, poi il tecnico sceglie bene uomini e tattica da utilizzare per ribaltare il punteggio: lezione a Gallo e vittoria meritata con tanto di divertimento, errori difensivi e trame – fantastiche le verticalizzazioni di Tremolada per Carretta a tagliare la difesa rivale – offensive di livello per la Ternana. Un 4-2 che segna l’apice (nel bene e nel male) dell’avvio di stagione firmata dal trainer romano. Molto bene, chiaro che – Coraggio al termine del match ha scherzato sull’argomento – non sempre si potrà rimontare dallo svantaggio: meglio evitare di dormicchiare nelle battute iniziali dei match e dover puntualmente rincorrere. Di certo è una squadra che dimostra di saper reagire positivamente alle richieste del proprio mister ed è un buon punto di partenza.

La parabola inattesa Utilizzare comodamente il sinistro per appoggiarla a Bordin o tentare la giocata con il piede ‘debole’? Angiulli ha titubato un attimo e poi ha optato per la via più complicata. L’azzardo ha pagato e il cammino verso il successo lo ha indirizzato quel destro sotto il sette tanto preciso quando inatteso: « Felice di aver segnato – sono due le reti per lui – dopo qualche gara in panchina e di aver contribuito alla vittoria. Un bel gol, sì, anche io all’inizio non me ne sono capacitato: ho pensato ‘ho la palla sul destro, che faccio’? e in un primo momento volevo darla a Defendi, poi ho visto l’uomo su di lui e ho provato. Andata bene».

La ‘cazzimma’ di Pochesci Il 25enne di Segrate si è poi soffermato sull’aspetto caratteriale del tecnico romano e, in generale, della squadra: «Ho avuto molti tecnici – ha concluso Angiulli – con la ‘cazzimma’, cito Gattuso e Colucci. Anche Pochesci fa della cattiveria agonistica la sua forza e un po’ la possiedo di mio: per sopperire alla mancanza di nomi dobbiamo giocare sempre con grinta, corsa e ignoranza. Poi di qualità ne abbiamo e contro lo Spezia si sono viste».

Mirko Carretta coinvolto in tutte le reti rossoverdi

La pazzia rossoverde, l’equilibrio e il credo Dalla serie A alla seconda categoria, non capita spesso di rimontare due marcature e conquistare l’intera posta in palio. Finalmente è la Ternana a gioire dopo la beffa di Cremona e le numerose rimonte subite in avvio di stagione: «Una Ternana un po’ matta. Tante squadre – le parole di Tremolada che, tra Cremonese e Spezia, ha piazzato due assist e un gol – sul 2-0 si sarebbero un po’ ‘ammazzate’, noi abbiamo dimostrato di avere gli attributi. Dobbiamo migliorare sul fatto di aver fiducia in sé stessi e convinzione, poi saremo sulla strada giusta perché stiamo trovando l’equilibrio che ci mancava. Questo è punto di partenza e ci sono tanti margini di miglioramento: era importante vincere perché stiamo creando entusiasmo in una città che ne ha bisogno, vive di calcio e se facciamo bene siamo trasportati dai tifosi».

IL COMMENTO DI FABIO GALLO, VIDEO

Daniele Marino in affanno nel primo tempo

«Pochesci unico in B. Meritiamo salto di qualità» Il milanese non si tira indietro quando si tratta di parlare delle caratteristiche di Pochesci. Lui più volte è stato punzecchiato dal romano sulla necessità di velocizzare il gioco e non perdere troppo tempo nel palleggio: «Abbiamo confermato ciò che di buono avevamo fatto a Cremona e ora serve una nuova prova positiva con l’Ascoli. La squadra – ha sottolineato – c’è ed è viva, in precedenza c’è stato del rodaggio e serve conoscenza: il mister ha idee particolari e in questo campionato non ci sono altri tecnici come lui. Ci è voluto tempo, parte tutto dalla testa. Possiamo fare davvero grandi cose e al momento ci manca un po’ di maturità: avevamo impostato il match sul 3-5-2 e invece si sono presentati con il 4-3-1-2, non possiamo non permetterci di capire come comportarci a livello tattico. Quando ci mettiamo testa, oltre a cuore e gambe, escono le cose. Tutta questione d’attenzione. La Ternana merita – ha terminato – il salto di qualità per il gioco che esprime».

Il debuttante L’ingresso di Luca Zanon è servito per rinforzare la difesa e passare alla linea a cinque. Primi minuti rossoverdi per l’esterno di scuola Fiorentina: «C’era – ha spiegato al termine del match – nell’aria la possibilità di esordio dall’inizio, ma il mister ha optato per l’ingresso a gara in corso visto che non ho ancora i 90 minuti nelle gambe. Sono felice lo stesso, sono entrato e ci siamo messi a cinque per difendere il risultato: spero di poter continuare ad aiutare la squadra». Sabato c’è l’Ascoli: possibile – visto la rivalità, il numero dei tifosi ospiti e il ritorno alla vittoria rossoverde – che si superi quota 6 mila spettatori.

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