Apertura della Cascata Comune fa dietrofront

Il vicesindaco Giuli: «Inatteso flusso turistico. Aperta weekend Epifania e domeniche». Bando servizi scaduto: volontari in campo

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«Dato l’inaspettato e inedito flusso turistico di questi primi giorni di gennaio presso la Cascata delle Marmore», mercoledì mattina, a seguito di una riunione alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il vicesindaco e assessore al turismo del Comune di Terni, Andrea Giuli, e il responsabile unico del procedimento Federico Nannurelli, è stato deciso di «ricorrere ad un’altra apertura non prevista del rilascio acqua per i giorni del 5 e 6 gennaio, dalle 12 alle 13 e dalle 15 alle 16. Il parco, ovvero i due belvedere e la Specola, ad esclusione dell’area escursionistica e del belvedere Pennarossa, sarà aperto dalle 11.30 alle 16.30 degli stessi giorni. In questi giorni (il bando per la gestione dei servizi turistici scade il 3 gennaio, ndR) l’apertura stessa sarà gestita di fatto in ‘house’, grazie al personale comunale volontario e ricorrendo agli straordinari».

UNA CASCATA DI POLEMICHE

«Evitiamo strumentalizzazioni»

Il calendario del mese di gennaio 2019, «prima a zero ore, in virtù dello storico flusso turistico assai basso e della fase di transizione legata al nuovo bando di gestione della struttura, grazie anche alla disponibilità di Erg verrà di fatto modificato», fa sapere il vicesindaco Andrea Giuli. Sono infatti previste, sempre in gestione diretta, «le aperture di un’ora (12-13) per le domeniche 13, 20, 27 gennaio 2019. Ricordiamo, infine, che fino allo scorso anno la Cascata era aperta solo il sabato e la domenica nel mese di gennaio per due ore al giorno. Invitiamo tutti a non strumentalizzare oltremodo la vicenda in questa fase delicata e ringraziamo sia l’azienda che il personale del Comune per la disponibilità».

Alessandro Gentiletti (Senso Civico)

«Una notizia buona e una folle», scrive sulla propria pagina Facebook il consigliere comunale Alessandro Gentiletti (Senso Civico). «La notizia buona è che l’amministrazione comunale accoglie l’invito a fare dietrofront sulla chiusura della Cascata delle Marmore a gennaio, decidendo così per l’apertura. Il motivo ufficiale: ‘inaspettati flussi turistici’. La notizia folle invece è che hanno deciso che il servizio sarà gestito ‘in house’, ovvero ci dovranno pensare i dipendenti del Comune ricorrendo agli straordinari (bloccati) e volontari (come fosse beneficenza e non un lavoro). L’unica cosa che sembra di capire è che l’acqua, per ora, non bisognerà portarsela da casa. La domanda è: se il Comune può gestire davvero ‘in house’ la Cascata perché è in corso una procedura di bando? Davvero si pensa che dei professionisti possano essere sostituiti in meno di 24 ore con dei volontari?».

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