Terni, dal parcheggio spunta nuovo debito

Il tribunale sancisce il diritto della ‘Corso del Popolo’ di ricevere 922 mila euro da Atc Parcheggi: altra tegola per il Comune

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La somma è di 922 mila euro ed a doverla ricevere, secondo quarto stabilito mercoledì dal giudice Natalia Giubilei, del tribunale di Terni, è la ‘Corso del popolo’, la società che gestisce l’omonimo parcheggio coperto. Mentre a pagare dovrebbero essere le Casse di Risparmio dell’Umbria, in quanto soggetto garante, attraverso una fideiussione, di Atc parcheggi che, però, com’è noto di fatto non esiste più in quanto in liquidazione. E quindi il debito – vista l’aria non è che a palazzo Spada ne sentissero la mancanza – viene automaticamente girato al Comune di Terni ed agli altri enti locali, Provincia ed altri Comuni, che erano in quel consorzio.

terni-parcheggio-corso-del-popolo2La storia Che ci fossero dei concreti rischi era già emerso a giugno, quando la commissione ‘controllo e garanzia’ del Comune di Terni, in una relazione approfondita aveva messo in evidenza che la situazione era critica. Una vicenda che, secondo il presidente Pasculli, «la dice lunga sulla mancanza di capacità dell’amministrazione di portare avanti progetti in project financing come in questo caso, in cui il rischio d’impresa viene fatto ricadere in toto sui cittadini».

LA RELAZIONE DELLA COMMISSIONE

terni-parcheggio-corso-del-popolo4La fideiussione Facendola breve sarebbe andata così: tra ‘Corso del popolo’ e Atc parcheggi era stato stipulato un contratto relativo alla gestione definitiva del parcheggio, della durata di trenta anni decorrenti dalla ultimazione e collaudo del parcheggio, che prevede, a garanzia delle obbligazioni, il rilascio da parte del subconcessionario (la Atc) di fideiussione bancaria – della Carit, poi confluita in Casse di Risparmio dell’Umbria – dell’importo pari ad “una annualità della quota fissa minima a regime del canone annuo”; tale quota era stata fissata in 440 mila euro per il primo anno e poi aumentata progressivamente per gli anni successivi, fino alla quota di 922 mila euro.

La querelle tra un’accusa ed una contro accusa, si era arrivati in tribunale e, secondo la giudice Giubilei, «legittimamente la ‘Corso del Popolo’ ha richiesto l’escussione della polizza dell’importo di 922 mila euro».

terni-parcheggio-corso-del-popolo3Il legale L’avvocato Emiliano Strinati, che con i colleghi Fabrizio Pollari Maglietta e Chiara Minozzi rappresentava la ‘Corso del popolo’, nell’esprimere soddisfazione per l’ordinanza, spiega che «l’atto con cui si è espressa la giudice Giubilei, di fatto, impone alla Cassa di Risparmio di Terni e Narni di versare, immediatamente il quanto il provvedimento è esecutivo, i 922 mila euro che erano oggetto di fideiussione. Poi la banca potrà, e presumibilmente lo farà, rivalersi sul soggetto coperto dalla fideiussione stessa e cioè Atc Parcheggi». Cioè il Comune, la Provincia ed altri.

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