Camposcuola Terni, rebus e ‘sogno’ canoni idrici

Lunedì ennesimo confronto sulla situazione dell’area: degrado senza freni e niente luce in fondo al tunnel per la riqualificazione

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Il camposcuola, il degrado e la riqualificazione – c’è anche il tentativo con il bando ‘Sport e periferie’ che vede protagonista l’Athletic Terni – che non arriva. Il tema è sempre il solito da anni tra il rammarico degli sportivi ternani che non possono avere la location a disposizione e il guaio che permane: se ne è parlato lunedì mattina in II° commissione consiliare in riferimento alla possibilità di utilizzare l’annualità 2021 – 800 mila euro – per i canoni idrici. Via libera all’unanimità e pressing sulla Regione per capire se si può intervenire in tal senso. Peccato che ci sia un ulteriore ostacolo: a palazzo Donini si va ancora di esercizio provvisorio e senza bilancio di previsione è tutto bloccato.

CAMPOSCUOLA-CANONI IDRICI, CI SI PROVA

Bambini al camposcuola lunedì 22 febbraio

L’input e l’estremo degrado

La richiesta è partita da un atto di indirizzo del gruppo FdI con spiegazione del consigliere Monia Santini: «Vogliamo stimolare sindaco e giunta a richiedere l’accesso ai fondi riguardanti i proventi da canoni idrici 2019-2021. Prevede – si parla dell’annualità che resta – che una parte vada indirizzata alla valorizzazione dei territori dei comuni con attenzione alla ristrutturazione o costruzione di impianti sportivi ex novo. Noi non puntiamo solo al camposcuola, ma anche al centro nautico di Piediluco. Con il palasport al Foro Boario e l’ipotetico, fantastico progetto di rifacimento dello stadio ‘Liberati’, il ‘Casagrande’ andrebbe a completare un polo allargato per lo sport. Ora è in estremo degrado e serve intervenire».

SPORT E PERIFERIE, CAMPOSCUOLA: ATHLETIC TERNI

Un lunedì ‘affollato’ al camposcuola

«Da radere al suolo»

Ovviamente – il partito è lo stesso – l’assessore allo sport Elena Proietti non può che accodarsi alla richiesta: «Per completare il progetto di riqualificazione dell’impiantistica sportiva serve anche il camposcuola. Ha una posizione strategica e coinvolge anche scuole e bambini, inoltre è un luogo dove poter svolgere eventi ed incontri: è fondamentale che il Comune ci investa, una priorità per noi. Credo che a livello di scelta politica la scelta debba ricadere sul ‘Casagrande’ per gli 800 mila euro dei canoni idrici: deve essere ‘raso al suolo’ – dice per rimarcare il concetto -, c’è la tribuna, i servizi e la pista, è su quest’ultima che serve l’investimento maggiore. Ripeto, non è solo uno spazio sportivo».  Michele Rossi (Terni Civica) ha ribadito la «condizione pietosa» della struttura.  Con dubbi: «Ma c’è un progetto? E quanto costerebbe?».

CAMPOSCUOLA, FONDAZIONE CARIT IN CAMPO

La pista

Il ‘cicerone’ Filipponi

Il più informato e tecnico sull’argomento – non l’unico considerando la sua esperienza a palazzo Spada – è il capogruppo del Pd Francesco Filipponi. A dare ulteriori delucidazioni è lui: «La Regione è ancora in esercizio provvisorio perché non ha approvato entro i termini di legge il bilancio di previsione. Ciò blocca anche i canoni idrici perché c’è l’impegno subordinato alle entrate iscritte nel documento. Bisogna vedere se l’1,6 milioni di euro per i canoni (2019-2021) verrano rispettati. Per quel che concerne il 2021 ci sono 800 mila euro per l’impiantistica sportiva. Se la Regione darà il via libera entro il 31 marzo al bilancio e conferma quella cifra, a quel punto ci sarà il bando e il Comune dovrà partecipare. Ricordo inoltre che le federazioni legate al tennistvolo e all’arco paralimpico non hanno ricevuto finanziamenti, la Federcanottaggio sì. L’intento – ha sottolineato – dell’atto è positivo, ma occorre capire se anche quest’anno i fondi verranno stanziati. E capire le tempistiche. Finalmente si parla di canoni idrici in termini corretti».

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L’educazione

Il consigliere Pd viene ringraziato dalla presidente della II° commissione Rita Pepegna, dalla Santini e anche dall’assessore Proietti per la descrizione della situazione attuale: «Lo sport – le parole della prima – ha un ruolo educativo. Far andare i bambini al camposcuola nel contesto attuale non è proprio idoneo. Sì, ci sono ancora ostacoli da superare. Ma vogliamo rilanciare questa proposta». La seconda ha invece ricordato che «se non si mette la puntina finiremo sempre sul vagone di coda. La Regione momentaneamente è ancora in esercizio provvisorio ma a breve verrà approvato il bilancio che permetterà quindi di richiedere l’accesso ai fondi e finalmente ridare alla città un camposcuola degno delle attività sportive e ludiche a cui la cittadinanza di tutte le età era abituata». Infine l’ex arbitro: «Lo spirito è quello di farci trovare pronti. ‘Sport e periferie’? 66 richieste dall’Umbria, capite che le strade sono tutte tortuose. Il ‘Casagrande’ è il fiore all’occhiello dei nostri progetti, c’è anche ‘Sport nei parchi’. A breve andremo a sistemare il ciclopattinodromo con nuovi servizi. Tuttavia a nessuno sfugge l’importanza del camposcuola, se ne è occupato anche il mio predecessore e amico Emilio Giacchetti». Le parole ci sono, ma senza soldi e fatti nulla si muove. Via libera all’unanimità. Tutto dipende da Perugia.

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