ThyssenKrupp Ast licenzia: vertice inutile

Terni, nessun risultato dall’incontro in Regione: ora l’azienda potrebbe decidere di procederei un maniera unilaterale e dare il via alla procedura per 40 persone

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Il licenziamento collettivo per una quarantina di dipendenti – tutti ‘colletti bianchi’ – la ThyssenKrupp Ast lo aveva annunciato ai primi di agosto. Poi c’erano state le ferie.

Vertice inutile Venerdì pomeriggio, in Regione, se ne è tornato a parlare, ma pare proprio che sia servito a poco: l’azienda non avrebbe nessuna intenzione di recedere da quanto detto in estate, quando aveva annunciato di «volere agevolare un numero massimo di 40 persone, tra impiegati e quadri, che desiderino uscire dall’azienda, ad esempio perché prossimi all’età della pensione. Questa procedura di mobilità (che di fatto si esplicita in un licenziamento collettivo; ndr) prevede l’uscita dei dipendenti, di cui l’azienda può privarsi, esclusivamente su base volontaria, favorendo chi valuterà di aderire in virtù delle singole esigenze e delle personali valutazioni».

Che succede? Ora, visto che le posizioni sarebbero rimaste di fatto invariate, non resta che attendere le azioni di ThyssenKrupp Ast, che potrebbe – semplicemente – attendere che scadano i termini del ‘preavviso’ e poi procedere per la sua sua strada. Che prevede 120 giorni di attesa e poi le eventuali fuoriuscite potrebbero iniziare, ma solo sulla base della ‘non opposizione’ da parte dei diretti interessati. se qualcuno andrà via, insomma, lo farà perché avrà deciso di accettare il licenziamento.

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