Ternana, sfida crocevia contro il Ravenna

Serve una vittoria scaccia pensieri ad un gruppo in difficoltà. Il match analyst Carmine Alessandria risolve il contratto. «Ds? Mi guarderò bene dal dare indicazioni»

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Carmine Alessandria ha risolto il contratto

Parlare di momento chiave della stagione forse è esagerato. Fatto sta che non vincere a Ravenna di certo non aiuterebbe la Ternana nel rincorrere un Pordenone in gran forma: rossoverdi partiti per l’Emilia Romagna a caccia di una vittoria scaccia pensieri – ed evitare così di far cadere in depressione l’ambiente, già al momento abbattuto per il cammino non proprio esaltante – in terra giallorossa. Luigi De Canio deve fare a meno di diversi giocatori e, intanto, ‘taglia’ Diakité dopo i problemi in settimana: «Per me decisione presa, tuttavia spetta all società valutare. Lui non accetta le regole e già una volta l’avevo perdonato. Non ho alcuna intenzione – dice invece su di sé – di mollare e abdicare». Diretta su umbriaOn dalle 18 di sabato.

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Rifinitura

Rivas, Vives, Salzano, Nicastro, Diakité, Bergamelli e – seppur ci siano chance di panchina – Pobega. Rosa ridotta per il trainer lucano per il confronto in terra romagnola, costretto a far fronte all’emergenza in particolar modo – non una novità – nella parte centrale del campo: «Abbiamo avuto tempo di guardarci in faccia. C’è la stessa serenità di sempre e il rammarico per il momento poco felice, c’è la convinzione di uscire da questa situazione; la settimana è stata buona e c’è dispiacere, ma non siamo né rassegnati né disperati. Il rapporto – ci tiene a specificare – tra i calciatori è assolutamente ok, non ci sono problematiche di sorta se non quelle già elencate e note. Sta a noi recuperare la condizione di entusiasmo che serve per giocare. Non è solo da ora che faccio i conti con l’infermeria e inoltre per due mesi ci siamo allenati su uno spazio di 20×40 metri (cenno ai guai del Taddei), talvolta ho chiesto di andare in campo con l’immaginazione e i ragazzi hanno sempre risposto bene». C’è il mercato in arrivo e De Canio dedica qualche istante a Vantaggiato: «Non mi risulta che abbia chiesto la cessione. Le cose che ha detto a voi me le aveva riferite già in precedenza, penso che resterà. Un grande professionista e una persona perbene». Il centrocampista di scuola Milan difficilmente sarà del match: «Si è operato ed è venuto il giorno successivo ad allenarsi, per poi sentirsi male. Va sottolineato questo attaccamento alla maglia del ragazzo». Da segnalare che c’è stata la risoluzione del contratto con il match analyst Carmine Alessandria.

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Il pubblico che chiede di più: «Giusto che manifestino malumore, sta a noi»

De Canio a colloquio con Crapa

Contestazioni – più o meno incivili, social o di persona – non sono mancate negli ultimi giorni per il cammino rossoverde: «Non sono stato in serie A per caso – le parole di De Canio in merito – e sono trent’anni che faccio l’allenatore. Siamo qui anche per riconquistarli i tifosi, ho già spiegato quali sono le ampie difficoltà che ci sono state. Non sono alibi. Mi conforta il fatto di aver fatto un ottimo lavoro per la società, poi è giusto che il pubblico manifesti il proprio malumore. Capisco il loro malcontento: sono un uomo di calcio e capisco le dinamiche generali, conosco la nostra situazione in maniera profonda. Questi momenti fortificano».

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Il possibile arrivo del ds e il passato: «Ricerca di persone moralmente valide»

Luigi De Canio

Cristiano Giaretta e Piero Ducci – come riportato da sporterni – in orbita rossoverde, seppur lo stesso De Canio abbia smentito contatti con l’ex dirigente dell’Udinese. Sul tema si era già pronunciato di recente il trainer lucano: «Mi dispiacerebbe se si andasse sul personale senza guardare gli interessi della Ternana. Io difendo e cerco di far funzionare la squadra che mi è stata affidata, con regole precise per tutti. L’anno scorso – si inizia da Luca Evangelisti – è andata via una persona che svolgeva questo ruolo ed è arrivata un’altra figura. Una persona che proprio in questo hotel – riferimento a Danilo Pagni – è venuto a pregarmi di perorare la sua causa per poter lavorare per me e la società mi sembra gli abbia fatto un contratto, poi se le cose non sono andate per il verso giusto ci saranno state delle ragioni. Chiaro che la società è alla ricerca di figure professionali che siano moralmente valide da portare avanti in questo ambito. La società ha il diritto di scegliersi le persone in linea con i loro obiettivi, d’altronde ci mettono i soldi: so che sono alla ricerca del profilo. Per il bene della Ternana, non dell’allenatore. Ricordo che qui ho portato solo due persone di mia fiducia; quando parlavo del ds volevo comunicare di essere sereni e tranquilli perché indipendemente da chi passa questa è una società sana con intenzioni serie. A me la società non mi ha mai chiesto di questa figura per il momento e visto come è andata l’ultima volta mi guarderò bene dal dare indicazioni», conclude il discorso.

Il Ravenna

Vives e Nicastro a parte

Parte finale della conferenza dedicata alla squadra di Luciano Foschi: «Formazione di alta classifica che sta facendo bene. Lo ritengo un impegno rilevante e non posso che parlare bene del Ravenna. L’attacco da schierare? Non è pretattica, ma devo parlare prima con i giocatori». Un discreto crocevia per il futuro immediato della Ternana. Ad arbitrare il match sarà Mario Vigile della sezione di Cosenza.

Centro coordinamento Ternana clubs e le difficoltà di De Canio

De Canio e Vantaggiato alla cena con gli sponsor

Diversi i comunicati di gruppi di tifosi in settimana. In linea di massima tutti con un target, il trainer lucano: «Mercoledì – la nota del Centro coordinamento Ternana clubs – abbiamo avuto un colloquio con il presidente Stefano Ranucci nel quale è stata espressa la nostra preoccupazione per il risultati della squadra che potrebbero inficiare sul raggiungimento dell’obiettivo voluto dalla società in primis e dai tifosi poi. Inoltre abbiamo espresso qualche perplessità riguardo l’operato dell’allenatore De Canio: non ci spieghiamo come un allenatore così noto in termini di esperienza, un allenatore che ha fatto la storia del calcio italiano, non possa trovare ancora il bandolo della matassa avendo a disposizione una rosa più che competitiva per questa categoria. La squadra non esprime un gioco, a nostro avviso, degno del nome di De Canio e non fa risultati sperati alla vigilia del campionato. Soddisfatti del fatto che il presidente Ranucci si è detto disposto a percorrere qualsiasi strada per il raggiungimento dell’obiettivo proposto, aspettiamo fiduciosi l’evolvere della situazione, consapevoli reciprocamente che il traguardo della Serie B sia l’unico viatico per ridare entusiasmo una piazza da troppo tempo delusa. Siamo soddisfatti del fatto che la società sia sulle tracce del nuovo direttore sportivo che contribuirà sicuramente a strutturare in meglio la società e la parte tecnica; infine aggiungiamo il nostro disappunto per le parole espresse dall’ex dirigente Moggi che riteniamo uno degli artefici della rovina del calcio romantico. Siamo convinti che nel suo intervento a Sport Italia non ci sia stata un’analisi genuina, ma che  sia stata fatta una dichiarazione costruita ad arte per raggiungere scopi che ci sfuggono».

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