di S.F.
Un poker di debiti fuori bilancio per un valore complessivo che sfiora i 32 mila euro. Motivo? Tre sentenze del giudice di pace di Terni ed un’altra del tribunale riguardanti lo stesso ambito: sinistri stradali, sconnessioni del piano viario e ‘insidie’. Palazzo Spada è pronta a riconoscerne la legittimità dopo i vari provvedimenti a sfavore (fatta eccezione per uno). Le aree coinvolte sono diverse.
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Strada delle Campore
Strada delle Campore
Si parte dal più corposo e rilevante. Il primo incidente che ha portato ad un debito fuori bilancio – tutte le comunicazioni, da norma, dovranno essere inviate alla Procura della Corte dei Conti – c’è stato il 2 agosto del 2018 in strada delle Campore per via di un’insidia stradale’ ed ha un valore complessivo di 25.533 euro: il tribunale di Terni ha sancito il diritto al risarcimento dei danni da parte della persona coinvolta e dopo la sentenza c’è il riconoscimento formale da parte dell’ente.
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Una sconnessione in via Di Vittorio nel 2018
Via Casali e via dei Gonzaga
Stesso discorso, ma si cambia zona. Il Comune riconosce un debito fuori bilancio da 3.400 euro in seguito alla sentenza del giudice di pace di Terni per la causa legata ad un incidente del 25 marzo 2018 in via Casali: in questo caso il motivo è la sconnessione del piano viario. Ovviamente al centro dell’attenzione c’è la richiesta di risarcimento danni. Cifra leggermente più bassa per il sinistro del 3 agosto 2018 in via dei Gonzaga a causa di un’insidia stradale’: provvedimento del giudice e ok alla legittimità del debito fuori bilancio per palazzo Spada.
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Via Mozzoni
Infine il meno dispendioso per il Comune. Si parla di un incidente datato 20 febbraio 2019 in via Mozzoni per colpa della sconnessione del piano viario: in questo caso il debito fuori bilancio è di ‘solo’ 383 euro. In questa circostanza il giudice di pace ha dichiarato che il sinistro ha un 50% di responsabilità a carico dell’attore ed il restante a carico del Comune. Tuttavia non c’è stato alcun danno biologico e dunque è arrivato il rigetto della domanda di risarcimento danni. La somma non è altro che la compensazione delle spese di giudizio e della consulenza tecnica d’ufficio. Il quartetto di provvedimenti genera in tutto un debito di poco superiore ai 31.766 euro.
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