L’Umbria alla ‘fase due’ con zero contagi

Nessun nuovo caso nelle ultime 24 ore. Le guarigioni fanno calare ancora i positivi attuali. Situazione di normalità (o quasi) nei nosocomi

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Nelle ultime 24 ore – fra le ore 8 di sabato e quelle di domenica 3 maggio – nessun nuovo contagio da Covid-19 in Umbria su un totale di 751 tamponi effettuati, numero leggermente inferiore (di circa 250 unità) alla media quotidiana dei test sin qui registrata. Un’ottima notizia, indubbiamente.

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Positivi dall’inizio e attuali

Restano così 1.394 i positivi dall’inizio dell’emergenza coronavirus umbra, numero che comprende guariti e decessi. Le 21 guarigioni registrate fra sabato e domenica portano a 236 (-21) il numero degli attuali positivi sul territorio regionale.

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Guariti e ricoveri

I guariti salgono pertanto a 1.090 con 53 clinicamente guariti (-8) e 68 decessi (invariato) legati all’epidemia da coronavirus in Umbria. Scendono ancora le persone ricoverate negli ospedali della regione: 71 con un -2 rispetto all’aggiornamento precedente. Di queste, 13 – numero invariato – sono in terapia intensiva.

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Isolamenti, sempre meno

In isolamento domiciliare ci sono 790 persone (41 in meno rispetto alle precedenti 24 ore) e alle 8 di domenica sono 16.100 (+249) coloro che sono usciti dalla misura in questione. Il totale dei tamponi effettuati sale a 38.823.

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Cgil, nasce il coordinamento degli artisti in Umbria

Artisti, lavoratrici e lavoratori dello spettacolo e dell’intrattenimeno, addetti alla cultura: categorie spesso poco considerate, ma che in realtà stanno pagando un prezzo pesantissimo nell’emergenza Covid, visto il blocco totale delle loro attività. Per dare voce a questo pezzo importante del mondo del lavoro in Umbria è nato nei giorni scorsi il coordinamento regionale del Sai Cgil, la sezione attori/attrici della Slc Cgil Umbria, formata da lavoratrici e lavoratori del teatro, della danza e dell’ambito dello spettacolo. Nella riunione di avvio, tenuta ovviamente in teleconferenza, il neonato comitato ha espresso forte preoccupazione per il futuro delle persone impegnate in questi settori, che in Umbria hanno una rilevanza significativa sia in termini di addetti che di valore economico prodotto. «Parliamo di un mondo dai contorni molto labili – affermano Enrico Bruschi e Valentina Ciliberto, della Slc Cgil – ma nel quale lavorano persone altamente qualificate e con elevati titoli di studio, che non vedono riconosciuti il proprio talento e la propria creatività con adeguate tutele a livello professionale e un giusto compenso economico». Proprio per dare voce e ‘forza contrattuale’ a queste lavoratrici e lavoratori, nei prossimi giorni la Slc Cgil dell’Umbria convocherà il neo costituito coordinamento, con l’obiettivo discutere, approfondire un programma e un percorso operativo di attività sindacale, rivolto in primis alle istituzioni locali, affinché offrano un sostegno concreto e fattivo al settore e non permettano che si disperda un patrimonio di attività e competenze professionali enorme. Del coordinamento fa parte anche Maria Chiara Tofone, giovane attrice di Amelia: «In questo periodo di emergenza coronavirus abbiamo assistito ad un’iperproduzione artistica – osserva la lavoratrice dello spettacolo – ma questo da un lato ha nascosto l’assenza del teatro e dello spettacolo che in realtà abbiamo in questo momento, e dall’altro ha svalorizzato il nostro lavoro, dandolo per scontato e gratuito. E questo naturalmente pesa molto per la nostra categoria, già sfruttata e malpagata, che spesso si accontenta di un po’ di visibilità, rinunciando al giusto compenso e ai propri diritti».

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Calvi dell’Umbria, salta la festa di San Pancrazio

Il sindaco Guido Grillini comunica l’annullamento della tradizionale festa: «Siamo nel periodo dell’emergenza del coronavirus e dobbiamo rispettare le regole. Ho aspettato che fosse emanato l’ultimo decreto del presidente del Consiglio dei Ministri per vedere se ci fosse stata un minimo di possibilità ma purtroppo, anche con questo decreto che entra in vigore dal 4 maggio, le restrizioni sono rimaste pressoché identiche. Di fatto è stato ribadito il divieto agli assembramenti in luogo pubblico o privato ed è stato confermato il distanziamento sociale. Sono queste, due cose che non si sposano affatto con la nostra festa di San Pancrazio, per lo meno per come noi l’abbiamo sempre vissuta, per come ci è stata tramandata e per come vorremmo tramandarla. Da considerare infatti che solo il corteo storico rappresenta di per sé un assembramento di persone, per non pensare poi all’aggiunta del pubblico. Speravamo tutti noi in una apertura che ci avesse permesso di festeggiare il nostro Patrono ma non è stato possibile. Cercheremo di ovviare con degli eventi minimali ma non per questo di minor significato emotivo per i calvesi. L’amministrazione comunale infatti sta studiando una serie di iniziative da svolgere nelle date canoniche delle festività (11,12 e 13 maggio) che i cittadini potranno e dovranno rigorosamente ed esclusivamente seguire dalle proprie case mediante Facebook e in diretta streaming».

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Articolo in aggiornamento

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