Furti, la ‘blindata’ non basta: come difendersi

Terni, grimaldelli utilizzati sempre più spesso per entrare nelle case. Anche lunedì due ‘colpi’. I rimedi per evitare brutte sorprese

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La premessa degli addetti ai lavori, tra rivenditori e serramentisti, è comune: «Non esistono porte, anche blindate, che non siano scassinabili. La differenza la fa il tempo che ci si impiega ad aprirle, più è lungo e più possibilità ci sono che il ladro decida di desistere». Bene allora conoscerla questa differenza, per cercare di non incorrere in brutte sorprese rispetto al tema dei furti in casa, un fenomeno che sempre più spesso non risparmia neanche gli appartamenti ai piani alti, dove i malviventi entrano – come è capitato anche venerdì in via Farini a Terni e, appena lunedì, in un’abitazione di via XI Febbraio e al sesto piano di un palazzo di zona San Giovanni – forzando ‘semplicemente’ la porta.

Il fenomeno

Oggi basta d’altronde un trapano a batteria per scassinare il cilindro di un infisso ed entrare, un arnese di facile utilizzo e dal prezzo medio di appena 30 euro, che quindi anche i ladri non professionisti possono utilizzare. Qualche capacità in più lo richiede invece il chiavistello (o grimaldello) bulgaro, anch’esso però facilmente reperibile, visto che viene venduto pure questo sul web, lo strumento utilizzato proprio negli ultimi due furti citati. «Ma ci sono ancora porte installate così obsolete, soprattutto nelle case di anziani, che spesso basta una semplice spallata o un piede di porco per buttarle giù senza il minimo sforzo – spiega Luigi Guerrini -. Ecco dunque che la regola base è avere una serratura di qualità, possibilmente di fabbricazione italiana in quanto la più sicura. Da non sottovalutare poi sono anche i garage, ancora più facili da aprire: ci sono in commercio delle smerigliatrici che trattano il ferro come fosse burro».

I consigli

Quale tipo di serratura scegliere allora? «Quelle a doppia mappa, le più diffuse fino a 10-15 anni fa, ormai sono diventate obsolete – aggiunge Renzo Latini -, bisogna piuttosto optare per l’installazione di una serratura a cilindro europeo, scegliendone però una di qualità (ne esistono di diverse classi, ndr). Anche per quanto riguarda le porte in commercio ci sono molti prodotti industriali che sono carenti a livello di sicurezza». «Il sistema a doppia mappa è diventato molto poco sicuro – conferma Matteo Coglitore -, anche il ladruncolo meno esperto, attrezzandosi, riesce ad aprire con molta facilità e poco tempo la serratura blindata che fino a ieri era sicura. Ma bisogna porre molta attenzione a cosa si acquista. I costi? Una conversione ad un cilindro europeo costa circa 500 euro, compresa l’installazione».

La prudenza non è mai troppa

Chiave a duplicazione protetta – che richiedono una tesserina al momento della duplicazione -, ma anche le serrature e i cilindri elettronici – che utilizzano la tecnologia bluetooth – sono le tecnologie più avanzate in termini di sicurezza, ma anche ovviamente le più costose, senza arrivare a tanto, per gli addetti ai lavori serve innanzitutto un elemento, gratuito: la prudenza. Che può consistere, ad esempio, nel sostituire sempre la serratura quando si cambia casa, chiudere le porte sempre a mandata e mai con un solo scatto, oppure nel non esibire troppo le chiavi davanti ad estranei, visto che anche con una semplice foto può essere esaminata e riprodotta. E poi, è importante rivolgersi sempre a gente qualificata, sia nell’acquisto che nell’installazione. Il settore, di certo, non conosce crisi.

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