Ospedale di Terni, sindacati in allarme

Si è scatenata la psicosi dell’accerchiamento: la Fials chiede «una riunione Rsu per puntualizzare una nostra forte posizione unitaria»

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Adesso in ospedale, a Terni, si è scatenata la psicosi dell’accerchiamento. E da parte sindacale si cerca di compattare il fronte, magari con «una riunione Rsu per puntualizzare una nostra forte posizione unitaria». A chiederlo è Rossana Fiocchi, segretaria regionale della Fials (Federazione italiana autonomie locali e sanità), in una lettera inviata al presidente della Rsu, Lucio Moscetti e nella quale dice che «da alcune settimane ormai, su tutti i mezzi di comunicazione, compaiono quasi con cadenza quotidiana, attacchi alla direzione generale su questioni di stretta competenza sindacale e sulle quali, Rsu e segreterie provinciali, nell’interesse di tutti i lavoratori, ne determinano scelte ed indirizzi per i relativi atti di tutela».

Maurizio Dal Maso

Maurizio Dal Maso

I dirigenti La sindacalista della Fials va nello specifico: «Cito ad esempio, in primis – dice – la forte polemica sugli incarichi dirigenziali, sfociata oltretutto in interrogazioni sia in consiglio regionale che in assessorato alla Salute per il conferimento degli stessi. Tutto quanto sopra nella assoluta ignoranza che l’attribuzione e revoca negli incarichi dirigenziali che sono il cardine della aziendalizzazione e regolamentati da Decreti legislativi e disposizioni contrattuali, rappresentano lo strumento fondamentale della direzione generale diretto al raggiungimento di obiettivi predefiniti insiti nei relativi vincoli di mandato. In sostanza, per la politica, lecito sarebbe stato intervenire sulla legittimità o meno dei richiamati provvedimenti, ma non certo, sulla opportunità dei conferimenti degli stessi; materia essenzialmente questa di natura sindacale perché oltretutto vincolata dalle relative attribuzioni economiche e dotazioni organiche».

Una delle stanze mai utilizzate

Una delle stanze mai utilizzate

Il reparto Secondo Rossana Fiocchi, poi, non si potrebbe «non rimanere sorpresi di come la politica si sia inserita nel campo della gestione della azienda per il rinvio della apertura del reparto di Neuroriabilitazione intensiva. Rinvio richiesto e motivato da tutte le organizzazioni sindacale ed Rsu in una apposita trattativa sindacale in cui si è denunciato la mancanza di ogni requisito di sicurezza per pazienti ed operatori in rapporto alla carenza di protocolli operativi e disposizioni in materia come rilevato anche dallo stesso dirigente medico di struttura».

Lo spogliatoio

Lo spogliatoio

Gli spogliatoi Da ultimo, dice la segretaria regionale della Fials, «la questione degli spogliatoi: da sempre abbiamo denunciato a tutte le amministrazioni il degrado strutturale degli stessi. E mentre la direzione generale avvia la procedura per la loro dovuta riqualificazione, dai mezzi di informazione giungono ulteriori pesanti denunce in materia».

Il silenzio Su tutto questo, lamenta Rossana Fiocchi rivolgendosi a Lucio Moscetti in quanto responsabile della Rsu dell’azienda ospedaliera ternana, «regna il nostro più completo silenzio, quasi che la cosa non ci interessasse. Il nostro sospetto fondato è che dietro queste polemiche sterili e strumentali, si nasconda invece il vero disegno di ridimensionamento della autonomia della Azienda ospedaliera di Terni a favore di quella perugina (chissà che non abbia colto nel segno; ndr) in particolare in questo specifico momento di attuazione della riforma istituzionale con la costituzione della Azienda universitaria integrata».

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