Ospedale Terni, altra gara al Tar: ricorso per la vigilanza armata

Procedura per l’emergenza Covid: in ballo Securpool e Security.it srl

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di S.F.

Non c’è pace ultimamente – ci sono i recenti casi riguardanti la gestione del bar esterno e l’acceleratore lineare da 2 milioni di euro – per le gare espletate dall’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ di Terni. Al Tar Umbria si va anche per un’altra procedura, quella legata all’affidamento del servizio di vigilanza armata per far fronte all’emergenza Covid-19.

OSPEDALE TERNI E VIGILANZA ARMATA PER IL VACCINO

Il ricorso 

L’affidamento del servizio risale ormai a quasi – delibera di fine marzo – due mesi fa. L’aggiudicazione è andata a favore dell’istituto di vigilanza Securpool e il 30 aprile è stato depositato il ricorso al Tar da parte della laziale Security.it srl: alla base della lamentela c’è l’esclusione per un’erronea indicazione – si parla dell’offerta economica – dei costi della sicurezza. A stretto giro è previsto il giudizio cautelare, quindi più avanti – come da prassi – l’udienza per la sentenza di merito. Gli avvocati coinvolti sono Giovanni Cinque, Antonio Martini (sponda ricorrente), Giorgio Fraccastoro, Alice Volino, Alessio Maria Tropiano (Securpool) e Carlo Pandiscia (Santa Maria).

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