Parco della Fonte off-limits a San Gemini tra ‘visite’ e necessità di investitori – Gallery

Nel 2018 e 2019 ci fu l’apertura, poi il nuovo stallo. Intanto c’è una porta aperta e si può accedere. Il sindaco: «C’è bisogno di un intervento importante di manutenzione»

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di S.F.

‘Visite’ al parco domenica pomeriggio: la porta era aperta

«Ma come mai è chiuso? Sarà perché oggi è domenica? Eppure siamo a giugno, è un peccato». Difficile dargli torto considerando che le potenzialità ci sono e la bellezza dell’area – certo, se tenuta come si deve – c’è tutta. Si parla del Parco della Fonte di San Gemini, a pochi chilometri di distanza da Carsulae: domenica pomeriggio c’è chi, passeggiandoci davanti, si è posto un paio di questioni vedendo lo stato dell’arte. In primis una donna di origini pugliesi che si trovava lì per fare due passi.

GIUGNO 2018, LA RINASCITA DEL PARCO

Un biglietto del 2018 nella struttura

La storia recente

Lungo via del Poggio la situazione al momento non è delle migliori. Eppure nel 2018 c’era stata la riapertura del parco dopo sei anni di abbandono e degrado grazie allo sforzo della locale pro loco e di altre associazioni. Stesso discorso nel 2019 per via del rinnovo del contratto di comodato d’uso gratuito tra la stessa pro loco e il proprietario dell’area. Poi di mezzo ci si è messo il Covid. Non l’unica novità recente da ricordare perché non più tardi due anni fa il Comune a guida Luciano Clementella chiuse l’accordo preliminare per prendersi sei dei sette ettari: «Obiettivo? Rivitalizzare tutto», l’input dell’epoca. E ora? La pagina Facebook del parco è ferma al marzo 2019.

LA RIAPERTURA DEL 2019

L’interno

Porta aperta e degrado

In primis – il fatto è stato segnalato allo stesso Clementella nel pomeriggio odierno – c’è libero accesso da una porta al civico 10 di via del Poggio. In linea di massima non dovrebbe essere così. Sbirciando dentro si possono notare delle vecchie locandine (una del 2001), un biglietto Vivaticket per il Woodenpark music festival del giugno 2018 e altro materiale legato al recente passato. C’è del degrado da eliminare in definitiva. Anche altrove. Il primo cittadino, contattato da umbriaOn per avere delucidazioni in merito, spiega che «la parte dell’ingresso del parco e tutti gli immobili (centro congressi, vecchio albergo, ex uffici e stabilimenti) sono ancora in mano al tribunale dal 2014». Otto le aste deserte in tal senso: «Tranne una porzione di circa sei ettari che è stata acquisita dal Comune», sottolinea.

ESTATE 2020, IL COMUNE SI PRENDE IL PARCO

Un vecchio annuncio di apertura

Il futuro: «Vogliamo stimolare investimenti»

Un dispiacere vedere il parco chiuso e, soprattutto, lo stato degli immobili che sono lungo la strada che sale verso Carsulae: «L’obiettivo dell’amministrazione – chiude Clementella – è quello di voler l’acquisizione totale del parco e stimolare investimenti per quel luogo, in ottica recupero e rilancio. Ma ci si sta lavorando? «Si è a buon punto». Vedremo. Per quest’estate invece si è work in progress: «Al momento non abbiamo la certezza di poterlo riaprire, l’ipotesi di farlo è al vaglio in questi giorni. C’è bisogno di un intervento importante di manutenzione». Strada non così semplice. Chissà se a breve la signora pugliese potrà avere buone notizie.

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