Terni, Ccdi personale non dirigente 2023: firme con ‘maretta’ su indennità disagio

L’anno si è chiuso con la sottoscrizione dell’accordo. La Cisl critica sull’aumento da 1 a 7 euro per gli istruttori educativi. La ripartizione

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di S.F.

La sottoscrizione c’è stata a fine 2023, il 29 dicembre. Ma un po’ di maretta non è mancata per il Contratto collettivo decentrato integrativo (Ccdi) del personale non dirigente del Comune di Terni: dagli atti pubblicati – sotto i link per la lettura integrale – emergono contrasti su una questione ben nota, vale a dire l’indennità del lavoro disagiato per gli istruttori educativi.

L’ACCORDO DEFINITIVO DEL 29 DICEMBRE 2023 (.PDF)

La critica sull’aumento da 1 a 7 euro

L’aumento da 1 a 7 euro e la critica

Le parti – delegazione trattante di parte pubblica è il direttore generale Claudio Carbone, dall’altro lato Cgil Fp, Cisl Fp, Csa, Uil Fpl e rsu – si sono viste una settimana fa per chiudere la partita sul Ccdi 2023/2025 del Comune alla luce dell’indirizzo politico dell’esecutivo Bandecchi, contenuto nella delibera di giunta 236 del 22 dicembre 2023 (ad oggi non pubblicata). Di mezzo c’è anche l’atto autorizzatorio della delibera 243 del 28 dicembre (stesso discorso, allo stato attuale non reso pubblico) per l’utilizzazione del fondo salario accessorio 2023 del personale non dirigente. Ci sono tutte e sei le firme nel documento per l’ok definitivo, ma c’è comunque ha fatto notare il proprio disaccordo. Si tratta della Cisl Fp: «In riferimento all’accordo per la ripartizione del fondo 2023, si ribadisce che è contraria all’aumento dell’indennità del lavoro disagiato da 1 euro dell’attuale Ccdi alle 7 per gli istruttori educativi come proposto dall’attuale amministrazione comunale per compensare l’importo della turnazione che la precedente amministrazione non spettava, avendo fatto anche ricorso in appello al tribunale di Perugia». Una vicenda che va avanti da anni.

OTTOBRE 2021, SCONTRO SULL’INDENNITÀ DI TURNO

Le progressioni

Le cifre

Per il resto le parti hanno concordato l’aumento del fondo 2023 in considerazione dell’inserimento dell0 0,22% legato al monte salari 2018, l’erogazione degli incentivi di produttività e retribuzioni di risultato alle posizioni organizzative secondo l’attuale sistema di valutazione delle performance e di effettuare progressioni orizzontali all’interno delle stesse aree per una somma di 190 mila euro con attribuzione al 50% degli aventi diritto. Cifra complessiva a disposizione? 3,6 milioni di euro, dei quali 866 mila euro per la produttività dei dipendenti. Il documento – il 28 dicembre è arrivato il via libera dei revisori dei conti – è stato poi trasmesso all’Aran e al Cnel. A firmare la relazione tecnico-finanziaria sono lo stesso Carbone e la dirigente alle attività finanziarie Grazia Marcucci.

DICEMBRE 2021, CISL CRITICA ANCHE ALL’EPOCA 

La transazione

Sul tema sollevato dalla Cisl si erano espressi a ridosso del Natale il sindaco Stefano Bandecchi e l’assessore Viviana Altamura: «Questa amministrazione comunale – hanno specificato – continua a lavorare all’efficienza dei servizi e del benessere del personale che li assicura. Ne è la testimonianza la definizione dell’annoso contezioso che impediva alle educatrici comunali di rivendicare i propri diritti in merito alla indennità di turno che aveva già visto a loro favore una setenza di primo grado. Questa maggioranza politica si era già impegnata in compagna elettorale a risolvere il problema entro il 2023 e cosi è stato. Abbiamo riconosciuto la necessità di approvare la transazione; sulla ricomposizione di questa vertenza sottolineamo il voto favorevole all’unanimità delle Rsu e della stragrande maggioranza delle sigle sindacali».

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