Terni, c’è un ‘ponte’ che torna a dividere

La passerella milionaria che scavalcherà i binari della stazione torna a far discutere: estetica ed effettiva funzionalità a confronto

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Le penultime notizie dicevano «a primavera». Le ultime, meno ottimistiche, parlavano di «estate». Le prossime, si vedrà. Perché, insomma, essendo una roba avveniristica , quella – sia detto con tutto il dovuto rispetto – passerella che sovrà scavalcare i binari della stazione di Terni, collegando piazza Dante con il parcheggio di via Proietti Divi, mica può venir su con uno schiocco di dita. Però, intanto, si continuano a far vedere le immagini o, meglio, i rendering: che sono quello robe fatte apposta per far sognare.

stazione4I social Perché sui social network quella passerella – chiamarla così, in effetti, pare brutto, visto che tra una cosa e l’altra, rientra in un investimento complessivo di circa 4 milioni e mezzo di euro – è tornata ad essere protagonista, ma con qualche scivolata che, forse, poteva essere evitata. Tipo quella di mostrare dei rendering che possono confondere le idee.

Un'altra 'proiezione'La copertura Già, perché quelle immagini che girano in rete mostrano quella – minima – parte della passerella che sarà dotata di copertura, mentre il progetto dello studio McDowell+Benedetti, che venne scelto nel 2012, prevede che quasi tutti i 200 metri saranno scoperti. E la cosa è tornata a far discutere. A chi ha chiesto: «Perché non si è pensato a coprire il percorso in passerella? Cosa sarà sotto al sole d’estate e con la pioggia e gli ombrelli che s’incrociano, oltre ai trolley e le valige…», l’architetto Roberto Meloni, del Comune di Terni ha regalato una replica al vetriolo: «Ti faccio io una domanda: perché avete pensato di coprire Corso Tacito?». Che somiglia tanto al “ragazzo, lasciami lavorare” delle barzellette di una volta.

Altro rendering del progettoLe domande Ma i quesiti – e le risposte ‘evocative’ – non sono finiti: perché a chi chiede: «Ma non era anche pista ciclabile?», la risposta, sempre dell’architetto Meloni, è categorica: «Ci potranno passare certamente anche le bici. Ascensori per caricarle e binario guida lato testata sud». L’ascensore sarà uno, e sai che musica quando ci sarà un po’ di movimento di viaggiatori e i ciclisti glielo intaseranno con le bici? Ma l’architetto comunale non si scompone: «Sicuramente migliore l’orizzonte strategico. Si perfetto, passerella solo con le valige. Orizzonte strategico appunto». Che il Fuffas di Crozza gli fa un baffo.

stazione1I lavori Ma le polemiche, come sempre, lasciano il tempo che trovano, soprattutto quando le decisioni sono già prese. Perché c’è poco da fare: mica si può ricominciare da capo. La passerella sarà, e non può che essere quella il cui progetto è stato apptovato – «La nostra impressione – dice un esperto che sta lavorando alla cosa – è che nella città non ci sia ancora la percezione di che cosa andremo a fare. Ho detto e ripeto: fotografate lo skyline ‘vuoto’ che dopo saranno…». E di colpo è tutto chiaro.

 

 

 

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