Terni, discarica Ast: la Aniello vota contro in giunta. «Irritualità metodologica»

L’assessore all’ambiente dice no alla delibera riguardante Ast Arvedi: «Composta in modo incongruo». M5S: «Ecco i grandi risultati di Bandecchi»

Condividi questo articolo su

Landfill mining

La ‘rottura’ sul voto l’ha ufficializzata lei stessa nel pomeriggio di giovedì e riguarda un tema più che delicato, la discarica di vocabolo Valle e il progetto Ast. Ad esporsi è l’assessore all’ambiente del Comune di Terni, Mascia Aniello, in merito alla delibera odierna passata sul tavolo della giunta Bandecchi.

11 APRILE, LA ANIELLO RILANCIA SUL LANDFILL MINING IN COMMISSIONE
28 MARZO, L’INCONTRO A ROMA

L’assessore Aniello

Ringraziamento e voto contro

La 42enne non ha atteso troppo – d’altronde il sindaco Stefano Bandecchi aveva annunciato la delibera già mercoledì – per prendere posizione pubblicamente: «Ringrazio il sindaco Stefano Bandecchi per aver reclamato dalle Acciaierie Arvedi Ast, finalmente, dopo oltre un secolo di catastrofico laissez faire, l’applicazione di nuovi materiali impermeabilizzanti, di coperture e di più efficaci misure di confinamento dei rifiuti industriali rispetto al disastro ecologico di sempre. Gli esprimo inoltre viva riconoscenza per l’esigere da costoro, per la prima volta, tecniche di inertizzazione dei fanghi già operative altrove nel mondo». Fin qui ci siamo. Poi si passa alla contrarietà in merito alla delibera: «Come opportunamente anticipato al primo cittadino medesimo, ho tuttavia segnalato non solo l’irritualità metodologica (prima la delibera e poi il progetto), ma anche come l’odierna delibera di giunta sia stata composta in modo incongruo, senza nemmeno tener conto dei limiti tecnici del vecchio progetto, limiti già evidenziati ufficialmente dallo stesso assessorato comunale all’ambiente in sede ministeriale».

BONIFICA DISCARICA, I TRE STEP DEL 2024 NEL PIANO UFFICIALE
«INVERSIONE AD U DEL COMUNE SUL PROGETTO»

La discarica di vocabolo Valle

Le mancanze e la linea ambientalista

Le criticità sollevate sono anche altre: «Inoltre – spiega l’esponente dell’esecutivo Bandecchi – mancano puntuali certezze sul fronte ambientale, perché non esiste un piano aggiornato conformemente alle sacrosante richieste tecniche volute dal sindaco: per questi motivi, per le mie deleghe, nessuna apertura di credito e voto contrario alla delibera di giunta e all’ennesimo tentativo di ampliamento delle discariche delle Acciaierie Arvedi Ast, operazione da costoro immaginificamente definita ‘Landfill mining’. Inoltre sta emergendo come, tra Pentima e Valle, area ecologicamente compromessa, tali discariche siderurgiche continuino a rilasciare metalli pesanti negli acquiferi, senza che sia individuata una credibile e definitiva soluzione, a 15 anni dalle prime notizie dello stesso tipo. Gli stessi protagonisti di queste e di altre storie vorrebbero tuttavia proseguire a scaricare velenosi rifiuti, come se nulla fosse, ora anche nella zona della ex discarica comunale, quando, sin dal 2012, stando all’Aia, costoro sarebbero invece dovuti passare a ‘un sostanziale regime di recupero e riutilizzo’ nella gestione delle scorie industriali, riducendo fortemente la produzione di rifiuti: dinanzi a reiterate inadempienze, negligenze e pretese, personalmente, politicamente e amministrativamente non intendo affatto soprassedere, né piegare la testa, per cui pubblicamente mi oppongo e mi opporrò ancora, in futuro, al loro disegno sull’area, a meno che il futuro progetto soddisfi integralmente le richieste avanzate dal sindaco in sede ministeriale, unitamente alla indifferibile necessità di porre in sicurezza anche il resto delle discariche siderurgiche, da tempo colabrodo». Esclusa la possibilità di dimissioni: «Assolutamente nessuna possibilità. La linea ambientalista non è mai cambiata. Nessun impegno – conclude – verrà preso da questa amministrazione finché non avremo appurato che il nuovo progetto (che ancora non abbiamo) avrà recepito tutte le richieste del sindaco. È tutto molto lineare». Vedremo gli sviluppi.

Simonetti, Fiorelli, De Luca

M5S: «Ampliamento senza precedenti della discarica»

Sul tema attaccano il consigliere comunale M5S Claudio Fiorelli e il referente del gruppo territoriale Luca Simonetti: «Oltre nove milioni di tonnellate di rifiuti industriali a ridosso della Cascata delle Marmore. Ecco i grandi risultati che il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, è riuscito a portare a casa rispetto all’accordo di programma Ast. Lo stesso sindaco che in campagna elettorale aveva promesso, ottenendo i voti dei cittadini, l’individuazione urgente di una nuova area al di fuori della conca ternana per trattare scorie e fanghi siderurgici di Ast visti i ‘devastanti’ effetti sull’ambiente. Promesse disattese che oggi si traducono in una resa totale del sindaco che con la coda tra le gambe ha dato il placet a quello che probabilmente sarà il più grande ampliamento di una discarica mai registrato in Umbria negli ultimi lustri. Come afferma la stessa Ast nei documenti inviati al Ministero, la proposta di landfill mining approvata dalla giunta comunale consentirebbe l’ampliamento dell’attuale discarica aziendale che permetterebbe il conferimento di rifiuti per almeno 20 anni. Considerando che, nella discarica annualmente vengono conferite circa 450.000 tonnellate di rifiuti, il conto è presto fatto. L’unica grande ‘intuizione geniale’ dell’imprenditore livornese è stata quella di prendere in giro i cittadini ternani, prima di sparire altrove calpestando ogni senso del pudore, nella consapevolezza che il conto dei suoi disastri saranno altri a pagarlo. Dispiace che nel frattempo abbia trasformato in barzelletta questioni che hanno grandi ricadute sulla vita delle persone, battaglie che per anni il M5S ha cercato di portare avanti mettendo al centro impegno, studio e dedizione. Il tradimento verso tutta la città di un sindaco ormai totalmente concentrato nella campagna elettorale fuori Terni per moltiplicare le poltrone del suo partito, avviene proprio su una delle questioni più significative – concludono – e che segnerà il futuro del nostro territorio in maniera profonda, anche dal punto di vista morfologico».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli