Terni, fondi per agevolazioni Taric non utilizzati: 148 mila euro al Viminale

Manovra contabile legata al Dl 73 del 2021: riversamento al ministero dell’Interno per mancato impiego

Condividi questo articolo su

di S.F.

Il decreto legislativo 73/2021 per l’emergenza Covid, le agevolazioni Taric ed il mancato utilizzo delle risorse. Sono i principali ingredienti che hanno fatto scattare un’operazione che terminerà con un riversamento contabile del Comune di Terni non di poco conto: la cifra sfiora i 150 mila euro e coinvolge il Viminale.

28 DICEMBRE 2020: IMMEDIATA PREOCCUPAZIONE PER LA TARIC

Il decreto e la possibilità

Il nodo del discorso è il Dl 2021 riguardante l’emergenza Covid che, nel caso di specie, ha previsto (per iniziativa comunale) il finanziamento delle agevolazioni Taric a Terni per le utenze domestiche – fondo di solidarietà alimentare, articolo 53 del provvedimento – e non domestiche, in quest’ultimo caso grazie all’articolo 6. Come indicato dal Comune. Per questo motivo palazzo Spada aveva trasferito le somme in favore di Asm che, come noto, gestisce il tutto dal passaggio alla Tariffa rifiuti corrispettiva.

LE AGEVOLAZIONI TARIC 2021

Il Viminale

Il non impiego

Tutto speso? A quanto pare no. Almeno a giudicare dalla verifica delle posizione crediti/debiti al 31 dicembre 2022 e da ciò che ha comunicato Asm al Comune mesi fa. Lo scorso marzo è spuntato un credito per palazzo Spada nei confronti della partecipata per 148.865 euro: è la cifra legata alle agevolazioni Taric 2021 non utilizzate ma già finanziate con i fondi del decreto citato sopra. Quindi? Non si fa altro che accertare la somma in questione per poi riversarla a favore del ministero dell’Interno. Dettagli tecnici. Di certo la tariffa resta uno dei temi più scottanti per l’amministrazione, di qualsiasi colore sia.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli