Si è conclusa con l’assoluzione dei due imputati – entrambi romani di 42 e 30 anni – il processo originato dall’aggressione subita da una 47enne ternana il 28 maggio del 2012. La poveretta era stata picchiata da due sconosciuti che, appostati nel sottoscala della sua abitazione, erano saltati fuori colpendola con due bastoni.
TRADITA E MALMENATA, LA STORIA
La vicenda Secondo l’accusa, che mercoledì mattina ha chiesto per entrambi una condanna ad un anno di reclusione, quella messa in atto era stata una sorta di vendetta: in precedenza il marito della donna – salvo poi riavvicinarsi alla moglie in un secondo momento – aveva infatti intrattenuto una relazione con una giovane di Roma, sorella del 42enne e cugina del 30enne. La storia, dopo un po’, era finita ma la cosa non era andata giù ai familiari della ragazza. Una rabbia sfociata nell’aggressione alla poveretta, vittima due volte, e nell’accoltellamento del marito avvenuto nel dicembre del 2012 in via XX Settembre. Una vicenda, questa, conclusa con la condanna del 30enne a tre anni e quattro mesi di reclusione per lesioni personali aggravate.
Assolti Il giudice onorario Marco Di Tullio ha deciso per l’assoluzione di entrambi ‘per non aver commesso il fatto’, in linea con le richieste dei legali difensori dei due imputati, gli avvocati Francesco Mattiangeli del foro di Terni e Giorgio Lentini di Roma, ovviamente soddisfatti per l’esito del procedimento. La donna si era invece costituita parte civile attraverso l’avvocato Massimo Proietti.