Dissesto Terni, Tefa: l’Osl revoca, c’è nuova proposta. L’istanza vale 3,3 milioni

In ballo milioni di euro legati al tributo per l’esercizio delle funzioni ambientali. Palla alla Provincia per l’eventuale sì

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di S.F.

Palazzo Spada

Il tributo per l’esercizio delle funzioni ambientali, la partita riparte nell’ambito del dissesto del Comune di Terni e l’esborso richiesto dalla Provincia. Motivo? L’organo straordinario di liquidazione ha revocato le proposte transattive già firmate e, al contempo, ne ha fatta una nuova in seguito all’aggiornamento del dato: l’istanza complessiva ammessa vale 3 milioni 364 mila euro. Palla a palazzo Bazzani.

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La Provincia

La vicenda

La Provincia, da creditore, si è fatta avanti con l’Osl per l’ammissione alla massa passiva per la Tefa. La proposta transattiva dell’Osl del 20 gennaio scorso è stata rifiutata da palazzo Bazzani – di mezzo c’è sempre la procedura semplificata, prevede il pagamento con ‘taglio’ del 40% rispetto all’importo accettato – e nelle scorse settimane è scattata la nuova verifica della pretesa creditoria al 31 agosto 2023. In ballo c’è il tributo per le somme incassate a titolo Tari dal Comune nel periodo 2014-2017 e quanto versato dal ministero della pubblica istruzione per il servizio di raccolta/smaltimento rifiuti dal 2018 al 2017: il totale che risulta ancora da versare alla Provincia sfiora i 3,4 milioni di euro. Andrà a buon fine questa volta? Difficile immaginare di sì.

 

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