Rifiuti, la Lega accusa: «Il Pd gioca sporco»

La differenziata al 60%? «Non ci siamo riusciti in 6 anni come pensano di poterci riuscire in qualche mese?»

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L.P.

«Un sistema inefficiente e clientelare». Non usa mezzi termini Valerio Mancini, vice presidente del consiglio regionale e consigliere regionale in quota Lega Nord per descrivere – proprio nel giorno in cui arriva la notizia del via libera allo ‘Sblocca Italia’ – il sistema di gestione dei rifiuti in Umbria.

Sporco LegaNordDati e numeri «Questo è solo il primo di una lunga serie di incontri – hanno detto – per fare luce sulle inefficienze e gli sprechi del ciclo di gestione dei rifiuti. Noi non diano i numeri, noi forniamo dati». Presenti all’incontro, organizzato al Brufani Hotel, il senatore Stefano Candiani, segretario della Lega Nord Umbria, Virginio Caparvi, vice segretario regionale, Emanuele Fiorini, vice presidente della Commissione regionale d’inchiesta sui rifiuti, Valerio Mancini, vice presidente del consiglio regionale e Luca Briziarelli, responsabile regionale delle aree tematiche. Ripercorrendo le ultime vicende che hanno visto protagonista la Gesenu, colpita da un’interdittiva antimafia lo scorso 27 ottobre cui ha fatto seguito quella alla Gest, l’azienda che si occupa di gestire i servizi ambientali nell’Ati2, Mancini ha ricordato le parole della presidente della commissione Antimafia Rosi Bindi, in visita a Perugia la settimana scorsa. «Su Gesenu indagate ancora», per Mancini le tracce del fallimento sono evidenti.

Una chimera Per la Lega Nord è un obiettivo irraggiungibile quello propugnato come attuabile dalla giunta Marini di raggiungere il 60% di raccolta differenziata entro l’anno. «Non ci siamo riusciti in sei anni – ha riferito Mancini – ora come pensano sia possibile arrivarci nel giro di qualche mese?».Con l’aiuto di un dossier, compilato anche con l’aiuto dei tanti attivisti e cittadini residenti sul territorio, e dati alla mano, la Lega Nord ha presentato un vero e proprio report che si basa sui risultati ufficiali contenuti nei documenti dell’Arpa e della Regione e che metterebbero a nudo un sistema quanto meno inefficiente «quando non dedito al business».

tabella lega nord

Confronto tra Bastia e altri comuni umbri

Il dossier Tra tutti, è il forte ritardo registrato in vari comuni sulla raccolta differenziata a preoccupare principalmente, testimoniata dalla forte discrepanza tra le percentuali registrate in alcuni centri e in altre realtà. «E’ il caso di Bastia – ha detto Luca Briziarelli, responsabile delle aree tematiche – che ha raggiunto percentuali del 70% che messa a confronto con come Terni, Perugia, Città di Castello e Foligno fa emergere una discrepanza notevole e risultati fuori asse». In rapporto alla percentuale di copertura dichiarata e nonostante i contributi erogati dalla Regione basati su dati che sembrano non trovare riscontro nella realtà, Bastia Umbra è infatti arrivata al 69,6% mentre Città di Castello è ferma al 47,8%, Perugia al 60,3%, Foligno al 52,3% e Terni al 43,2%. «Tutto questo accade perché, mentre a Bastia la differenziata è capillare e ben studiata, negli altri comuni permangono ancora i vecchi cassonetti per i quali le linee guida della Regione prevedevano la rimozione con la sostituzione del sistema di raccolta porta a porta».

O.R.So Un altro punto da chiarire è poi quello della compilazione delle cosiddette schede O.R.So., osservatorio Orso LegaNordrifiuti sovraregionale, per il monitoraggio del flusso di rifiuti. «Abbiamo fatto richiesta di queste schede – ha proseguito Briziarelli – e ci chiediamo se siano effettivamente i comuni a compilarle perché il sospetto è che siano gli stessi gestori a compilarle per contro delle amministrazioni comunali».

Nocera Umbra E proprio sui Comuni sembrerebbe che la giunta stia cercando di far ricadere tutte le colpe per il ritardo e la disomogeneità con cui viene fatta la raccolta differenziata in Umbria. «Ma questa non è la verità – ha detto Virginio Caparvi, assessore al bilancio del comune di Nocera Umbra – nessun sindaco vuole ostacolare, come ci stanno facendo credere, il servizio. Dobbiamo essere messi in condizione di lavorare e lavorare bene». E l’esempio di Nocera è emblematico perché dalla chiusura della discarica di Sant’Orsola i costi erano lievitati del 30% in più all’anno con il conferimento dei rifiuti a Borgo Giglione. «Però ci siamo accorti – ha proseguito Caparvi – che pagavamo i tris per la differenziata anche per utenze inesistenti. Abbiamo chiesto un riconteggio e il gestore ci ha restituito 88 mila euro, abbassando i costi di quasi 50 mila euro l’anno».

La commissione «Portare alla luce tutte le inefficienze è un lavoro faticoso ma i cittadini devono sapere che cosa è successo e cosa sta accadendo ora» ha detto il consigliere Emanuele Fiorini, vicepresidente della commissione regionale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti in seno alla quale ha presentato dieci domande da rivolgere al dirigente di servizio della Regione Umbria Andrea Monsignori. «Aspetteremo le sue risposte, così come vogliamo sentire la testimonianza dei sindaci del territorio per capire se i dati sulla differenziata che la Regione fornisce sono stati compilati direttamente dai gestori anziché dai comuni come previsto per legge».

Danni ambientali e economici Un vero e proprio vaso di Pandora, dunque, che ha provocato solo danni ambientali e costi altissimi per i cittadini. «Come è possibile che in Umbria – ha detto Mancini – per 890 mila abitanti ci sono 4 discariche e prima, addirittura erano sei?». Numeri che non corrispondono alla realtà, quelli dichiarati dal Partito democratico che guida la regione anche per il senatore Stefano Candiani. «I cittadini sono stati presi in giro – ha affermato in conclusione – ed è stato fatto pagare loro un servizio che non consentirà all’Umbria di fare a meno delle discariche nel prossimo futuro, discariche al limite e stracolme in quasi tutta la regione: da Belladanza a Le Crete, dovranno inventarsi qualcosa per raccogliere tutti i rifiuti che arriveranno. Vedrete che si arriverà al loro ampliamento oppure dovranno costruire un inceneritore».

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