Sosta ‘cara’ a pranzo, Perugia in rivolta

Da Elce a via dei Filosofi monta la protesta. Rischio stangata per il commercio e gli studenti. Chiesto un ‘consiglio grande’

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L.P.

Da Elce a via dei Filosofi, passando per Fontivegge, il coro è unanime. Monta la protesta di cittadini, associazioni, ma anche studenti, sulla ‘rivoluzione viabilità’ in centro storico decisa dalla giunta Romizi.

L’assemblea pubblica in centro

Il fronte dei contrari Se la contropartita per avere degli sconti sugli abbonamenti e sui parcheggi del centro storico è il moltiplicarsi delle strisce blu nelle poche aree di sosta ancora libere e sostare a pagamento, fuori dal centro, anche in pausa pranzo, ecco che allora per i pochi centesimi che risparmieranno alcuni dovranno pagare altri, in modo salato, fuori dall’acropoli. Se all’inizio, contrari a queste nuove decisioni imposte dall’altro, erano solo i residenti e commercianti del centro – non tutti, per la verità – ecco che ora il fronte degli scontenti rischia di allargarsi a macchia d’olio e creare un fronte compatto.

Via dei Filosofi Le nuove misure non sono state gradite neanche da una realtà del territorio come Filosofi…amo, l’associazione che raggruppa i residenti e i commercianti di via dei Filosofi e che, per bocca del suo presidente Francesco Berardi, promette battaglia. «Siamo totalmente contrari all’allungamento del pagamento dei ticket in pausa pranzo perché vanno a colpire soprattutto quegli esercizi commerciali che lavorano a pranzo, ristoranti, pizzerie, bar. Non solo per loro, ma anche per quei residenti sprovvisti di permesso per vari motivi, come i tanti domiciliati che, fino a oggi, rientravano tranquillamente a casa per la pausa pranzo».

Stalli di sosta a pagamento

L’associazione «Non siamo contrati tout court al pagamento del parcheggio. – prosegue Berardi – Le strisce blu impediscono ai lavoratori di fuori quartiere di parcheggiare stabilmente nelle nostre vie, rendendo quindi la sosta più regolata e lasciando liberi altri stalli. Siamo contrari a questo genere di provvedimento che, a nostro avviso, è l’ennesima mazzata contro i commercianti della città». Dunque, anche se fino ad oggi l’associazione non ha ancora aderito alla ‘protesta simbolica’ dei residenti e commercianti del centro, non è da escludere che, nei prossimi giorni, si crei un patto federativo tra tutte quelle realtà che si trovano a dover contrastare l’ennesima batosta che rischia di mettere ulteriormente in crisi il commercio.

Parcometro gestito da Sipa

Universitari Non sono da meno gli studenti. Anzi, forse, loro saranno le prime vittime delle nuove strisce blu, dal momento che chi viene a studiare a Perugia da fuori, raramente prende la residenza a Perugia. «Abbiamo già esposto la nostra visione di città – spiega Martina Domina, presidente del consiglio degli studenti – all’amministrazione comunale quando siamo stati chiamati a partecipare ad alcune riunioni per la realizzazione del nuovo Pums, il piano della mobilità sostenibile e alternativa. Beh, diciamo che la strada intrapresa dalla giunta sembra andare proprio nel verso contrario rispetto a quello che sarebbe una città in cui c’è l’alternativa all’utilizzo della macchina. Incentivare i mezzi pubblici, come è stato fatto, grazie anche alla Regione, con la mobilità notturna, l’utilizzo di bici e il car sharing. Già è difficile trovare parcheggio vicino all’università, se ci mettiamo anche la sosta all’ora di pranzo gli studenti rischiano di spendere un patrimonio».

Fontivegge E, alla fine, il malcontento è arrivato pure alla stazione. «Guardi qui di problemi ne abbiamo già tanti – spiega Giulietto Albioni, di Progetto Fontivegge – pensare che, ora, si dovrà pagare la sosta pure per tornare a casa a mangiare un boccone mi sembra assurdo. Sono contrarissimo – ripete – piuttosto gradirei che la municipale intervenisse in questa zona, su impulso del comune, per mettere in sicurezza gli attraversamenti pedonali o per multare la sosta selvaggia che non è solo quella a ridosso dei monumenti del centro storico. Se si facessero le multe sul serio e sempre, con soldi che, tra le altre cose, entrerebbero nelle casse del comune, credo che vivremmo meglio tutti, nel quartiere».

Stalli blu

Consiglio grande Strisce blu anche intorno alla Fontana? E’ questa la provocazione che arriva dall’opposizione Pd in consiglio comunale, dopo i battibecchi che hanno visto punzicchiare, sui social, proprio alcuni esponenti perugini dell’ex maggioranza, colpevoli di aver ‘svenduto’ loro i parcheggi alla Sipa nel 2007, quando a firmare la convenzione c’era il sindaco Renato Locchi. «Ma se qualcosa si poteva peggiorare, è stato fatto. Ora, dopo mesi di attesa e annunci miracolosi, la nuova convenzione tra Comune e Saba è stata resa pubblica si scoprono le clausole vessatorie tenute nascoste durante le conferenze stampa di presentazione» scrivono i consiglieri comunali in una nota. Nasce da qui, dunque, la proposta di chiedere un consiglio comunale aperto, a cui possa partecipare tutta la cittadinanza. Loro, intanto, inizieranno la raccolta firme – 1/5 dei consiglieri comunali – dal momento che «incrementare le aree di sosta a pagamento non porterà certo giovamento alle casse comunali, visto che gli introiti finiscono a Saba, ma impoverirà ulteriormente l’attrattività di negozi ed esercizi commerciali, oltre che le tasche di cittadini, studenti e turisti. Con buona pace delle politiche di rilancio del centro storico».

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